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Paesi africani invasi dalle varianti Covid ma senza vaccini: l'appello di Msf

Paesi africani invasi dalle varianti Covid ma senza vaccini: l'appello di Msf

Nei giorni scorsi si è levata l’ennesima voce di protesta contro l’iniqua distribuzione dei vaccini tra Paesi ricchi e Paesi poveri. In una nota dell’8 febbraio, Medici Senza Frontiere (Msf) ha lanciato l’allarme su una nuova variante del vaccino «con alta carica virale» che sta dilagando e mietendo vittime nei Paesi dell’Africa Meridionale, dove i vaccini faticano ad arrivare: «Siamo indignati per l’ingiusta distribuzione dei vaccini contro il Covid-19 nel mondo», ha dichiarato Christine Jamet (direttrice delle operazioni di Msf). «Mentre in molti Paesi ricchi le vaccinazioni sono iniziate circa due mesi fa, Paesi come Eswatini (il nome del piccolo Regno è stato Swaziland fino al 2018), Malawi e Mozambico, in estrema difficoltà per questa pandemia, non hanno ricevuto una singola dose di vaccino per proteggere le persone più a rischio, nemmeno per il personale sanitario in prima linea».

Il Mozambico conta attualmente ben 7 volte di più il numero dei casi registrati nel picco dell’ondata che in primavera scorsa terrorizzò il mondo intero. In Eswatini i decessi sono quadruplicati, con un numero di nuovi contagi che viaggia sui 200 al giorno, per una popolazione di un milione e poco più. In Malawi, infine, i casi sono raddoppiano ogni quattro-cinque giorni. Strutture al collasso, operatori sanitari malati o esausti: anche per i Paesi dell’Africa Meridionale l’esigenza principale è mettere in sicurezza il personale sanitario e le persone più fragili ed esposte eppure, ribadisce Jamet, «La popolazione dei Paesi più poveri è l’ultima ad avere accesso a questo vaccino fondamentale», mentre nei Paesi più ricchi già si cominciano a vaccinare categorie di persone meno a rischio. Msf chiede quindi «ai produttori di vaccini di garantire la priorità ai Paesi con urgente bisogno di proteggere il proprio personale sanitario. Siamo pronti – ribadisce Isabelle Defourny (direttore delle operazioni di Msf) – a fornire supporto logistico ai Paesi ad alta priorità a cui è stato negato l’accesso al vaccino Pfizer/BioNTech tramite COVAX a causa della loro limitata capacità di gestione della catena del freddo».

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