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Santa Sede ed Emirati Arabi Uniti: vicendevole riconoscimento di relazioni solide e fruttuose

Santa Sede ed Emirati Arabi Uniti: vicendevole riconoscimento di relazioni solide e fruttuose

Vive giorni felici la relazione tra Emirati Arabi e Vaticano. Ieri l’agenzia del Paese mediorientale, WAM, ha annunciato che il Ministero della Tolleranza e della Coesistenza sta organizzando, in collaborazione con il Comitato Supremo della Fratellanza Umana, il festival per la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana che si celebra il 4 febbraio. Dal 2 al 5 febbraio saranno dunque presenti all'Expo 2020 di Dubai oltre 40 fra ministri e agenzie governative, nonché i rappresentanti dell’Università egiziana  Al Azhar e del Vaticano. Non se ne conoscono i nomi.

La kermesse, che vedrà l’organizzazione di eventi anche locali, ha lo scopo, scrive la WAM, di «promuovere i principi della Documento sulla Fratellanza umana tra cui: pace, libertà di credo, tolleranza, etica, protezione dei luoghi di culto, antiterrorismo, cittadinanza, relazioni Est-Ovest, diritti delle donne, diritti dei bambini, protezione dei vulnerabili». Il festival, si aggiunge nel lancio, «sosterrà l'attuazione dei principi del documento di convivenza pacifica e tolleranza fra persone di culture e nazionalità diverse, lavorando insieme su progetti necessari alla società e al mondo, garantendo un futuro migliore per tutti».

Sono circa dieci anni che Santa Sede ed Emirati Arabi hanno stabilito relazioni diplomatiche. Nel 2019, papa Francesco si è recato ad Abu Dhabi per uno storico viaggio di tre giorni, essendo la prima volta che un leader della Chiesa cattolica romana si recava in visita nella penisola arabica. In quell’occasione il papa e il grande imam di Al Azhar hanno firmato il Documento sulla Fratellanza umana.

Sempre la WAM ha dato notizia, il 27 gennaio, di una telefonata con cui il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ha espresso allo sceicco Abdullah bin Zayed, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, le condoglianze per le vittime delle due esplosioni che hanno provocato morti e sei feriti a seguito di un attacco compiuto dal gruppo ribelle dello Yemen, gli Houthi.

Il cardinale ha affermato che gli Emirati Arabi Uniti, riferisce l’agenzia, sono un «modello guida di solidarietà umana globale» e ha elogiato le sue iniziative umanitarie che «promuovere la convivenza pacifica, la tolleranza e la pace nel mondo intero». Il ministro, dal canto suo, oltre a ringraziare Parolin, ha elogiato il ruolo svolto dal Vaticano per il suo ruolo nelle «questioni umanitarie» e nel «promuovere i valori della tolleranza e della convivenza tra tutti i popoli». Ha poi affermato che gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di far crescere le loro relazioni con il Vaticano a vari livelli.

*Chiesa di San Paolo ad Abu Dhabi. Foto tratta da en.wikipedia.org, immagine originale e licenza

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