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Mediterranea

Mediterranea "salpa" per l'Ucraina

ROMA-ADISTA. Non solo i migranti dispersi nel Mediterraneo, ma anche i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. L'ong "Mediterranea" nei prossimi giorni parte con una nuova missione nel mard Mediterraneo della propria nave "Mare Jonio", ma si muove anche verso l'Ucraina, per provare a mettere in salvo i proughi.

«Mediterranea Saving Humans si occupa dal 2018 di osservazione e monitoraggio, ricerca e soccorso a tutela dei diritti umani nel Mediterraneo Centrale - si legge nella nota della ong -. Il prossimo 21 marzo, con la nostra nave Mare Jonio, salperemo per la nostra undicesima Missione.

Nel frattempo, non possiamo restare indifferenti alla guerra in atto e ai suoi terrificanti effetti in Europa centrale. Ci sentiamo schierati a fianco della popolazione civile in Ucraina, al suo tentativo di resistere, ma anche di salvarsi dalle conseguenze di una ingiustificabile aggressione militare.

Abbiamo deciso di non restare fermi davanti a centinaia di migliaia di persone che stanno fuggendo dalla guerra. La nostra ragione d'essere è la salvaguardia della vita umana e il sostegno ai profughi, in terra come in mare.

Per noi resistere, disertare e disobbedire alla guerra vuol dire mettere in atto azioni concrete per mettere al sicuro i profughi – tutti i profughi senza vergognose distinzioni "etniche", nazionali o di provenienza – che cercano di raggiungere i confini con la Polonia, la Slovacchia, la Moldavia e la Romania, per trovare rifugio in Europa.

Stiamo organizzando un convoglio con pullman e furgoni attrezzati, con medici e mediatori culturali, che arrivi al confine polacco-ucraino, per consegnare aiuti umanitari e per riportare in Italia chi sta scappando dalla guerra.

Vogliamo arrivare alle frontiere per poter offrire un canale sicuro d'ingresso nell'Unione Europea, ma anche per agire una concreta solidarietà dal basso con chi, dal lato ucraino del confine, non riesce ancora a lasciare il paese.

Partiremo da diverse città italiane tra cui Napoli, Roma, Bologna, Venezia e Milano, con la collaborazione di chi ha deciso di sostenere l'operazione Safe Passage e anche di avere una partecipazione attiva in questa Missione: il Consorzio di cooperative sociali Ges.Co., la CNA Confederazione Nazionale degli Artigiani di Napoli, la sezione di "Libera" di Portici, “Un Ponte per” di Napoli, il Comune di Bologna, l'Arcidiocesi di Bologna, lo spazio Casetta Rossa di Roma, Officina 31021 di Mogliano Veneto, il Centro sociale Cantiere di Milano e tante e tanti altre e altri che stanno aderendo in queste ore, che, insieme ai gruppi locali di Mediterranea, stanno raccogliendo aiuti umanitari e intervenendo con i propri volontari.

Partiremo quindi nei prossimi giorni in direzione dell'Ucraina e, pochi giorni dopo, la nave Mare Jonio riprenderà il mare per dirigersi al largo delle coste libiche. Abbiamo bisogno di tutto il supporto di chi crede che la guerra sia un orrore sempre, di chi pensa che le vere vittime dei conflitti siano le persone che vedono le loro vite distrutte. Vi chiediamo di sostenere il crowdfunding per finanziare le nostre Missioni. È adesso, come sempre e ancora più di prima, il momento di agire».

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