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"Spegnere oggi gli incendi di domani": la denuncia e la proposta del WWF

“Spegnere oggi gli incendi di domani” è il nuovo report del WWF Italia, ricco di dati e suggestioni, che lancia l’allarme sulla diffusione degli incendi nell’Europa mediterranea.

«Oltre che per la pandemia, il 2021 rischia di essere ricordato anche per i vasti incendi boschivi che hanno colpito i paesi del Mediterraneo e diverse regioni italiane». Incendi, per lo più opera dell’intervento umano, sempre più vasti, sempre più lunghi e sempre più difficili da domare, «con gravi conseguenze ambientali e socioeconomiche».

Il WWF imputa questa mutazione nel panorama degli incendi al cambiamento climatico e alle trasformazioni ambientali e socioeconomiche, che aumentano il rischio e allungano la stagione degli incendi forestali. Secondo gli studiosi, «l’Europa mediterranea rischia di soffocare nella morsa degli incendi entro la fine del secolo: uno scenario tragico, se considerato che un aumento della temperatura media annua globale di 1,5 gradi potrebbe incrementare del 40% le superfici percorse dalle fiamme».

La parte del leone spetta a Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia e Turchia, «che si contendono il triste primato annuale della più ampia porzione di territorio bruciato».

«Oltre alla motivazione antropica (l’essere umano, con o senza intenzionalità, provoca la stragrande maggioranza degli inneschi d’incendio), questo trend può essere spiegato dal fatto che il paesaggio sta diventando sempre più infiammabile, sia a causa di fattori climatici e meteorologici (più lunghi periodi siccitosi, ondate di calore prolungate, venti caldi e forti), che di fattori socioeconomici (abbandono della gestione produttiva di terreni agrosilvopastorali). Nelle aree d’interfaccia urbano-foresta, cresciute grazie ad un allarmante consumo di suolo, il rischio di sviluppo di incendi è divenuto particolarmente alto. Infatti, il fuoco usato per la cottura all’aperto di cibi, per festeggiamenti (lanterne vietnamite, fuochi d’artificio) oppure come mezzo sbrigativo per liberarsi di scarti durante pratiche agrosilvopastorali e di rifiuti, anche in presenza di condizioni climatiche estreme, a causa del lo stretto contatto con superfici coperte da vegetazione secca e altamente combustibile trova condizioni ideali per propagarsi velocemente assumendo grandi dimensioni».

Leggi il report con le proposte del WWF integrale

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