
Mondiali e dintorni. "Riforma": l’Italia primeggia nella vendita di armi al Qatar
Esclusa dai mondiali di calcio, l’Italia può comunque vantare un amaro primato in Qatar: quello «della gara per la vendita di armi». Rileva oggi Claudio Geymonat sul quotidiano online delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi Riforma che «i dati sull’export di armi verso il Qatar ci vede infatti saldamente ai vertici, addirittura sul gradino più alto in varie occasioni».
I mondiali di calcio – accompagnati da una lunga scia di polemiche sui diritti negati nel Paese della penisola araba – sono occasione per rispolverare l’ultima relazione al Parlamento sulla vendita di armamenti, nella quale emerge che «il Qatar nel 2021 è stato il principale acquirente di armi italiane con ordini per un ammontare di 958 milioni di euro, ed è la terza volta che accade negli ultimi 6 anni». Le prime 4 aziende italiane ad esportare in Qatar sono, scrive ancora Geymonat citando le analisi della Rete Pace e Disarmo, Leonardo (43,45%), Iveco Defence Vehicles (23,48%), MBDA Italia (5,19%) e GE.Avio (3,87%) «che rappresentano circa il 76% del valore globale».
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