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Il saluto a Omar Neffati, italiano senza cittadinanza

Il saluto a Omar Neffati, italiano senza cittadinanza

Si sono svolti tre giorni fa al cimitero Flaminio di Roma i funerali del 27.enne Omar Neffati, giovane di origine tunisina, in Italia da quando aveva 6 mesi, attivista per la cittadinanza dei giovani figli di immigrati, cittadini di fatto ma stranieri per le istituzioni, e portavoce del movimento “Italiani Senza Cittadinanza”. Omar, ricorda Akanews il 14 gennaio, «era impegnato su molteplici fronti sociali, era vicino alla Cgil, alla Rete degli studenti medi e universitari, all’Arci, all’Anpi. Il suo attivismo, il suo entusiasmo avevano toccato moltissime vite».

«Ciao Omar», si legge in un saluto pubblicato sul profilo Facebook di “Italiani Senza Cittadinanza”, «il nostro movimento è stato una casa per te. E tu sei stato e resterai un fratello, un amico, un compagno. Insieme a tutte e tutti noi ti sentivi intero, riconosciuto in ogni tua parte, e pronto a confrontarti e a lottare per i diritti di noi figlie e figli di immigrati. Anche se cresciuto in questa Italia ingrata che non ti voleva guardare e mai ti ha concesso la cittadinanza. Fino alla fine. Un abbraccio grande e forte da parte di tutti noi del movimento, tue sorelle e fratelli, amiche e compagni. Ciao Omar».

«Un ragazzo che si è battuto in prima persona essendo fra i fondatori del Movimento. Era in Italia da quando aveva sei mesi e a 27 anni ancora non aveva la cittadinanza; questo gli ha precluso moltissime opportunità. Non è solo una questione di documenti ma di sentirsi cittadini di serie B, esclusi dalla società. Questo ha un impatto enorme sulla vita di una persona»: queste le parole di Lucia Ghebreghiorges (sostenitrice del movimento), riportate da Askanews.

«Protagonista di tante battaglie nei movimenti giovanili e studenteschi. Esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, ai compagni e compagne con cui abbiamo condiviso tante iniziative, manifestazioni e incontri in cui Omar era sempre in prima fila a rivendicare i diritti degli italiani senza cittadinanza», ha ricordato anche l’Arci Viterbo.

Anche il “Tavolo Asilo e Immigrazione” – coalizione di sigle laiche e cristiane, tra le quali A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comunità Papa Giovanni XXIII, Emergency, Focus Casa dei Diritti Sociali, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Medici Senza Frontiere, Oxfam, Refugees Welcome Italia e Uil – ha espresso il 13 gennaio, in una nota giunta alla nostra redazione, «sgomento» e «cordoglio» per la scomparsa di Omar, «un ragazzo pieno di energia» che «in questi anni ha animato la comunità delle associazioni che si battono per il diritto di cittadinanza. Figlio di tunisini, arrivato da piccolissimo in Italia, viveva a Viterbo e a 27 anni non era ancora riuscito ad ottenere, nonostante fosse di fatto un italiano, la cittadinanza».

Così prosegue la nota del Tavolo Asilo: «Ciao Omar, abbiamo saputo oggi della tua scomparsa. Per chi ti ha conosciuto è stata una notizia tristissima che ci lascia sgomenti, senza parole ma con tanti pensieri. Continueremo ad impegnarci nelle battaglie che ci hanno visti uniti ed insieme, quelle per i diritti e per l'uguaglianza, quelle per andare oltre i confini e oltre la cittadinanza. Siamo vicini ai tuoi familiari e alle compagne e ai compagni del Movimento Italiani senza Cittadinanza ai quali va il nostro abbraccio».

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