Nessun articolo nel carrello

«Come vorrei andare a Mosca e parlare con Putin»: papa Francesco secondo il presidente dei

«Come vorrei andare a Mosca e parlare con Putin»: papa Francesco secondo il presidente dei "vecchi credenti"

Il presidente dell'Unione mondiale dei vecchi credenti Leonid Sevastianov continua a tessere buone relazioni fra il presidente russo Putin e papa Francesco. Si fece latore delle scuse del pontefice quando questi, in un’intervista al periodico dei gesuiti America (28 novembre scorso), definì «crudeli» i combattenti ceceni in Ucraina. Il presidente dei vecchi credenti riferì allora di una lettera ricevuta da Francesco – con il quale «intrattiene una fitta corrispondenza», sostiene l’agenzia Ria Novosti – di cui riassumeva così il contenuto: «Il papa ritiene che senza la Russia l'Europa sia inferiore, poiché la Russia ne è parte integrante. Il Papa sottolinea e conferma che il popolo russo è un grande popolo interconnesso con l'Europa. La Federazione Russia ha la stessa cultura umanistica e pacifica. Non si può demonizzare la cultura russa, non si può dire che i russi siano un popolo crudele, visto che sono lo stesso popolo europeo»

Il Sismografo riferisce oggi che Sebastianov ha detto alla Ria Novosti (questo il link) che papa Francesco gli ha scritto che vorrebbe discutere con Vladimir Putin del suo piano per una soluzione pacifica del conflitto tra Russia e Occidente in Europa: «Il Papa – ha detto – ha un piano di proposte per una soluzione pacifica del conflitto tra Russia e Occidente, e ha confermato il suo desiderio di negoziare con la leadership russa, la sua disponibilità a venire a Mosca». Ha anche citato un passaggio della lettera del pontefice: «Come vorrei andare a Mosca e parlare con Putin del piano per una soluzione pacifica in Europa».

Il sismografo aggiunge un breve ritratto di Sebastianov, traendolo da un articolo di Askanews a firma di Cristina Giuliano: «È colui che ha il coraggio da Mosca di dire che la guerra è “un peccato” e che le parole del patriarca ortodosso russo durante la Pasqua erano “un’eresia”. E se gli si chiede se non ha paura, Leonid Sebastianov afferma che la paura dovrebbe scatenarla il pericolo di un conflitto mondiale conseguente alla guerra in Ucraina. “Il momento secondo me è pericolosissimo, perchè se accadesse, poi sarebbe troppo tardi pensare a come risolvere. Perché nelle Guerre mondiali, la Prima ma anche la Seconda, nessuno vince: il prezzo pagato è talmente alto che non puoi pensare di aver vinto”, afferma il capo dei Vecchi credenti in una lunga intervista in video ad Askanews».

*Foto di Fine Mayer da Pixabay 

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.