
Siccità: da Greenpeace 8 proposte al governo Meloni
Nonostante le piogge degli ultimi giorni, la siccità continua ad allarmare e le previsioni che circolano in questo periodo nero per l’Italia fanno davvero paura. Alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), indetta nel 1992 dalle Nazioni Unite, l’organizzazione ambientalista Greenpeace presenta al governo guidato da Giorgia Meloni (che proprio oggi pomeriggio riunisce la cabina di regia sulla siccità a Palazzo Chigi) le sue 8 proposte per combattere la siccità, che riportiamo di seguito:
• Velocizzare il processo di decarbonizzazione dell’Italia, riducendo e poi azzerando le emissioni climalteranti, attraverso un aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) con obiettivi in linea con l’Accordo di Parigi sul clima e la posizione dell’Unione Europea.
• Smettere di investire sulle fonti fossili e le relative infrastrutture, abbandonando al più presto lo sfruttamento di petrolio, gas e carbone e puntando su energia rinnovabile ed efficienza energetica.
• Ridurre a monte i consumi idrici in agricoltura, rendendo prioritario l’uso di terreni e acqua per la produzione di alimenti destinati al consumo umano diretto anziché alla filiera mangimistica o alla produzione di biocarburanti.
• Ridurre a monte la domanda mangimistica, riducendo gradualmente il numero degli animali allevati e adottando misure per incoraggiare l’adozione di diete a base principalmente vegetale.
• Adottare misure per incoraggiare l'utilizzo di tecniche agroecologiche che migliorino la salute dei suoli, inclusa la capacità di trattenere l’umidità.
• Ridurre drasticamente il consumo di suolo e la cementificazione, incrementando le superfici di boschi e aree naturali.
• Pianificare l’eventuale costruzione di nuovi invasi e laghetti in base ai dati di riempimento storici degli invasi esistenti e agli scenari meteo-climatici futuri, evitando opere dannose oltre che inefficaci.
• Adottare un grande piano di ristrutturazione della rete idrica e di messa in sicurezza idrogeologica, aumentando le risorse dedicate nel PNRR, anche con il contributo degli enti gestori del servizio idrico integrato.
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