Card. Hollerich: su sacerdozio femminile e omosessualità la dottrina della Chiesa può cambiare
Dell’ordinazione femminile al ministero sacerdotale e della posizione della Chiesa rispetto all’omosessualità parla con grande libertà il card. Jean-Claude Hollerich – appena cooptato nel Consiglio dei Cardinali e relatore generale del Sinodo sulla sinodalità – in una lunga intervista rilasciata alla pubblicazione croata Glas Koncila (27/3/23).
Sulla prima questione, Hollerich premette che «papa Francesco non vuole l'ordinazione delle donne, e io sono completamente obbediente a questo», ma «la gente continua a discuterne» – anche se il “no” al sacerdozio delle donne sia, come detta la lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis (22/5/1994) di Giovanni Paolo II, «sentenza» da doversi tenere «in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa» –. «Non sono un promotore dell'ordinazione delle donne», aggiunge il cardinale, ma «sono una promotore della necessità di dare alle donne una maggiore responsabilità pastorale. E se la raggiungiamo, allora forse possiamo vedere se c'è ancora un desiderio tra le donne per l'ordinazione».
D’altronde ritiene di «non essere sicuro» che la Ordinatio sacerdotalis sia da ritenersi «infallibile, probabilmente no», afferma. Anche «il Syllabus errorum di Pio IX aveva una simile pretesa di infallibilità – esemplifica –. Ma se guardiamo il Sillabo, vedremo che Pio IX ha condannato molte cose che sono ormai prassi comune nella Chiesa», come il «dialogo delle religioni, la libertà religiosa, i diritti umani… Pio IX vedeva queste idee come molto peccaminose e contro la rivelazione». Potrebbe essere lo stesso per il sacerdozio alle donne: «È sicuramente un vero insegnamento per il suo tempo, e non possiamo semplicemente metterlo da parte. Ma penso che potrebbe esserci spazio per ampliare l'insegnamento, per vedere quale degli argomenti di papa Giovanni Paolo II potrebbe essere sviluppato». Per il momento torna a rassicurare, «se papa Francesco mi dice che non è un'opzione, non è un'opzione».
Per quanto riguarda l’omosessualità il cardinale afferma: «Trovo un po' dubbia la parte dell'insegnamento che definisce l'omosessualità “intrinsecamente disordinata”». Si riferisce al numero 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica, secondo il quale «gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati».
«Tuttavia – obietta Hollerich – dobbiamo accettare tutte le persone e far loro sentire l'amore di Dio. Se lo sentono, sono sicuro che cambierà qualcosa nel loro cuore». «Come puoi – chiede retoricamente – condannare le persone che non possono amare se non persone dello stesso sesso? Per alcuni di loro è possibile essere casti, ma chiamare gli altri alla castità sembra loro parlare egiziano». «Gli omosessuali devono sentirsi i benvenuti in casa nostra. Altrimenti se ne andranno – è la sua convinzione –. Il Papa ha detto qualcosa di cruciale su questo argomento, cioè sicuramente l'omosessualità è un peccato, così come tutto il sesso al di fuori del matrimonio è un peccato».
*Il card. Jean-Claude Hollerich. Foto di Guy Wolff / Église catholique à Luxembourg tratta da Commons Wikimedia, immagine originale e licenza
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