
Corridoi umanitari: domani a Roma 58 profughi siriani
ROMA-ADISTA. Arriveranno domani, 30 marzo, all’aeroporto di Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 58 rifugiati siriani che hanno vissuto a lungo nei campi profughi del Libano o in alloggi precari nella periferia di Beirut. Si tratta di nuclei familiari che negli ultimi mesi hanno sofferto un pesante peggioramento delle loro condizioni di vita per la grave crisi politica, economica e sociale che attraversa il Paese. Tra di loro 24 minori che, a causa della situazione delle famiglie, non potevano frequentare la scuola, e alcuni che hanno bisogno di cure mediche urgenti. Il loro ingresso in Italia è reso possibile grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo nel nostro Paese, solo dal Libano, 2.486 persone. Complessivamente in Europa con i corridoi umanitari sono giunti oltre 6mila rifugiati.
Le storie di chi è già arrivato dimostrano che è possibile non solo salvare chi rischia di cadere nelle mani dei trafficanti di uomini ma anche avviare percorsi di integrazione. In un tempo in cui salvare vite umane appare sempre più urgente, il modello avviato da Sant’Egidio e Chiese protestanti, poi replicato anche con altre associazioni, ha visto invece crescere la solidarietà, grazie alla generosità di tanti italiani – alcuni dei quali hanno anche offerto le loro case per l’ospitalità – e al loro impegno volontario e gratuito.
I nuclei familiari in arrivo saranno accolti in diverse regioni italiane e avviati ad un percorso di integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo del lavoro.
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