
CIAC Parma: le nefaste conseguenze del "Decreto Cutro" sulla vita dei migranti e della città
Il 12 giugno scorso, presso la sede del Centro Immigrazione Asilo Cooperazione internazionale di Parma e provincia (CIAC Onlus) a Parma, si è tenuta una conferenza stampa per spiegare alla cittadinanza le conseguenze nefaste del cosiddetto “Decreto Cutro” sul territorio cittadino e le attività legali messe in campo dalla Onlus per far tutelare i diritti dei cittadini migranti.
In conferenza stampa il CIAC ha lanciato l’allarme: «I migranti a forte rischio sociale e giuridico presenti sul territorio di Parma sono passati da 350 a oltre 700 in pochi mesi a causa della nuova legge voluta dal Governo», che «limita pesantemente il diritto di asilo e smantella il sistema pubblico di accoglienza, creando migliaia di persone invisibili», abbandonati alla marginalità e ricattabili dalla criminalità.
«La nuova normativa – hanno spiegato Gazmir Cela (responsabile dell’area legale CIAC) e Talita Pini (operatrice legale CIAC) – avrà conseguenze concrete molto forti sui cittadini migranti. Viene limitato il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale impedendo, di fatto, la sua conversione per motivi di lavoro. Inoltre, i permessi di soggiorno per motivi di studio, salute e cure mediche non saranno più convertibili in permessi lavoro: solo a Parma decine di persone con gravi patologie non avranno più riconosciuti i loro diritti». «Viene impedito ai richiedenti asilo di accedere al Sistema di accoglienza e integrazione, segregandoli nei Centri di accoglienza straordinaria dove non possono avere servizi fondamentali come l’assistenza psicologica, i corsi di italiano e l’orientamento al lavoro e quello legale. Tutte cose fondamentali per la loro integrazione». Il Decreto Cutro impatta poi profondamente sulla vita della città: a Parma si parla di centinaia di persone ridotte alla marginalità. «Tantissimi migranti – hanno aggiunto Cela e Pini – avranno difficoltà a rinnovare il loro permesso di soggiorno o a convertirlo per motivi di lavoro, portando alla perdita in un colpo solo tutto quello che in questi anni hanno costruito: lavoro, casa, rapporti. Si tratta di centinaia di persone che vivono a Parma da diversi anni e che non avranno altre alternative che diventare irregolari e finire nelle maglie della criminalità organizzata».
La denuncia è stata netta: «Questa legge vuole segregare e punire i migranti, come Ciac siamo pronti a mobilitarci in ogni sede per difendere il diritto di asilo e metteremo in campo tutte le azioni legali necessarie per difendere i diritti dei migranti».
* immagine di copertina per gentile concessione di CIAC Onlus
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