
Povertà crescenti e nuove marginalità: l'allarme di Caritas Italiana
In un evento unificato, che si è tenuto ieri presso la sede di via Aurelia a Roma, Caritas Italiana ha presentato il Bilancio Sociale 2022 e il primo Report statistico nazionale sulla povertà dal titolo “La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas”.
«Il Report Statistico Povertà accende i riflettori sulla povertà e i suoi aspetti multidimensionali», spiega Caritas in una presentazione online, «a partire dai dati raccolti nei Centri di ascolto e nei servizi offerti dalle Caritas diocesane. La sua novità risiede, oltre che nei contenuti riportati, anche nella tempestività dell’elaborazione dei dati raccolti: divulgato a soli sei mesi di distanza dalla fine del 2022, il Report offre uno spaccato veridico sulle povertà contemporanee che affliggono il nostro Paese».
Nella “Presentazione” curata dal direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello, Caritas ribadisce il valore fondamentale dei numeri, quale «base di partenza fondamentale da cui poter sviluppare riflessioni, ragionamenti e progettazioni». Per questo è stato approntato «un ampio e permanente sistema di monitoraggio statistico delle attività di ascolto e sostegno realizzate sul territorio, che coinvolge ormai la quasi totalità delle diocesi italiane».
Se le statistiche e i numeri rappresentano un modo “oggettivo” di conoscere la realtà dei fatti, scrive Pagniello, «dobbiamo sempre ricordarci la premessa di partenza, cioè che dietro ogni numero ci sono volti e storie e che dunque anche nel comunicare bene i dati e rendere così giustizia alle tante situazioni di sofferenza che la Caritas incontra quotidianamente, sono necessarie alcune cautele»: accuratezza dei dati in rispetto alle situazioni incontrate, tempestività della comunicazione dei dati per poter intervenire in tempo, un racconto accurato infine dell’uso delle risorse.
Con questo spirito, aggiunge Pagniello, «presentiamo per la prima volta un Report statistico che viene divulgato a soli sei mesi dal termine del precedente anno solare. Si tratta di un primato che trova pochi termini di confronto nel campo nazionale, anche confrontandosi con le tante pubblicazioni statistiche che, soprattutto nell’ambito socioassistenziale, escono a distanza di anni dal momento della prima rilevazione».
Il direttore denuncia che «lo scenario economico e sociale negli ultimi anni, come sappiamo, oltre a moltiplicare la platea degli indigenti ha anche prodotto un acuirsi delle fragilità di chi era già in stato di vulnerabilità». In particolare accende i riflettori sul «fenomeno dei lavoratori poveri, i cosiddetti working poor, un fenomeno in crescita anche nel panorama dei servizi Caritas e che, se non ben governato, rischia di produrre nel corso di pochi anni un esercito di pensionati anch’essi poveri».
Ancora, un altro dato allarmante: «Nell’autunno demografico all’orizzonte del Paese, si scorge un evidente rischio: trovarsi in presenza di una popolazione anziana maggioritaria dal punto vista numerico, ma caratterizzata al suo interno da fette sempre più ampie di precarietà, vulnerabilità e povertà economica, verso la quale sarà necessario dedicare un numero crescente di risorse umane e assistenziali».
Scarica e leggi il Report statistico nazionale sulla povertà
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!