
A settembre, l'Altra Cernobbio: a caccia di alternative per la società e per l'ambiente
L’1 e il 2 settembre prossimi, a Cernobbio, si terrà la XIII edizione dell’Altra Cernobbio, il forum annuale di Sbilanciamoci! per un’economia di pace, giustizia, diritti, per l’ambiente e per la società, che avrà quest’anno il titolo “La strada maestra”.
L’iniziativa si pone in netta contrapposizione al meeting annuale di Cernobbio che, tra gli sfarzi di Villa d’Este, raduna l’establishment internazionale per discutere degli scenari futuri dell’economia e della finanza. l’Altra Cernobbio, al contrario, chiama a raccolta le organizzazioni afferenti alla Campagna Sbilanciamoci! – tra i quali ActionAid, Altreconomia, Arci, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Comunità di Capodarco, Emergency, Fondazione Finanza Etica, Legambiente, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi, Un ponte per… e WWF Italia – sigle sindacali, lavoratori, studiosi e ricercatori, migranti e operatori sociali, per discutere soluzioni sostenibili per uscire da un modello economico che crea crisi continue, nuove povertà, disagio sociale, marginalità ed esclusione. L’aLtra Cernobbio rappresenta dunque «un laboratorio di idee e di proposte, per organizzare e lanciare una campagna di iniziative di mobilitazioni per un nuovo modello di sviluppo, una politica economica diversa, la transizione ecologica». Così si legge il 14 luglio, in un editoriale del portavoce di Sbilanciamoci! Giulio Marcon, che presenta l’iniziativa. “La strada maestra”, dice Marcon, «è quella della Costituzione repubblicana, che continua a rappresentare il nostro programma politico. Oggi la Costituzione, con i progetti dell’autonomia differenziata e il presidenzialismo, è sotto attacco. E lo sono da anni i diritti che la nostra Carta fondamentale ha sancito 75 anni fa: il diritto all’istruzione, alla salute, all’assistenza, all’ambiente. Si tratta di dare corpo ai quei principi di eguaglianza e di solidarietà che oggi sono fortemente incrinati».
Numerosi i temi al centro del Forum: il salario minimo, le diseguaglianze crescenti, la spesa pubblica per sanità e istituzione, la cancellazione del reddito di cittadinanza, l’aggressione del governo Meloni ai poveri, l’aumento delle spese militari, i privilegi, l’evasione fiscale.
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