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Chiesa vetero-cattolica e vetero-cattolica indipendente su mons. Bettazzi

Chiesa vetero-cattolica e vetero-cattolica indipendente su mons. Bettazzi

In occasione della morte di mons. Luigi Bettazzi, riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato che segue dalla Chiesa cristiana vetero-cattolica e dalla Chiesa cristiana vetero-cattolica indipendente. 

 

Alla Diocesi cattolico-romana di Ivrea

Alla sala stampa vaticana

Alla agenzia ANSA

Alla Redazione di ADISTA

 

OGGETTO: morte Vescovo Emerito Luigi Bettazzi

Chi parte se ne va piangendo

portando il seme da gettare;

chi torna ritorna cantando

portando i propri covoni (Sal 126,6)

 

Cari fratelli e sorelle,

La Chiesa Cristiana vetero-cattolica e la Chiesa Cristiana vetero-cattolica indipendente si uniscono in dolore, preghiera e speranza alla Chiesa sorella Cattolica romana in occasione della nascita al cielo del Vescovo Luigi Bettazzi, nato nel 1923, ultimo Padre conciliare ancora in vita.

Andando indietro, al 16 novembre 1965, pochi giorni prima della chiusura del Concilio Vaticano II, ricordiamo il Patto delle Catacombe, quando una quarantina di padri conciliari – Vescovi, tra cui il giovane Bettazzi - celebrarono l’Eucaristia nelle catacombe di Domitilla, a Roma, chiedendo fedeltà allo Spirito di Gesù, impegnandosi a vivere in povertà, a rinunciare a tutti i simboli o ai privilegi del potere (importante per noi la rinuncia a titoli altisonanti in favore del ben più evangelico ‘padre’), a mettere i poveri al centro del loro ministero e a coinvolgere i laici nella pastorale e nell’amministrazione. Non a caso il testo ebbe una forte influenza sulla Teologia della Liberazione, che sarebbe sorta negli anni seguenti.

A questo patto, il Vescovo Bettazzi è rimasto fedele per tutta la vita. Fra tante altre sue testimonianze cristiane, ricordiamo l’impegno nel Concilio, la partecipazione alle lotte per la dignità del lavoro e contro la povertà, il lavoro nell’organismo ecclesiale internazionale Pax Christi, di cui fu anche presidente, il Premio per la pace ‘Giuseppe Dossetti’ a lui attribuito nel 2019, le missioni di pace in luoghi di guerra.

Ricordiamo il suo dialogo con Enrico Berlinguer, in vista di un nuovo approccio tra cultura cattolica e marxismo, il sostegno offerto all’obiezione di coscienza quando ancora era considerata un crimine, il rifiuto delle spese militari.


Ricordiamo l’eroismo con cui insieme ad altri due vescovi (C. Riva e A. Ablondi), chiese di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse.

Ricordiamo il suo impegno ecumenico (vescovo di Ivrea, sempre partecipava all’apertura del Sinodo Valdese), per i diritti civili (fui tra i primi a ipotizzare la possibilità di benedire l’amore di coppie omosex), per una serie riflessione etica (ultimamente, il suo sereno apporto a una valutazione non ideologica dell’aborto), spesso assumendo posizioni scomode, perché frutto di una pastorale profondamente evangelica, e quindi aperta alle istanze del nostro tempo. Rimase sempre, fino in fondo, un pastore pieno di gioia e aperto all’amicizia: nel 1993, Antonio (Tonino) Bello spirerà confortato proprio da lui.

Le nostre Chiese si uniscono alla Chiesa cattolica romana nell’affidare “p. Bettazzi” al Signore risorto, chiedendo la grazia di proseguire nel suo impegno per la predicazione vissuta di un Vangelo coraggioso e incisivo per i fratelli e sorelle con cui siamo chiamati a condividere il nostro tratto di cammino terreno.

 

Perugia, 17 luglio 2023

Su incarico delle rispettive Chiese

+m. Teodora Tosatti

Chiesa Cristiana Vetero-cattolica

+p. Giacomo Motta

Chiesa Cristiana Vetero-cattolica Indipendente

 

*Foto di Francesco Pierantoni da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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