
Il Decreto Siccità esautora gli Enti locali? Una lettera ai presidenti di Regione
Il 20 luglio scorso, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e Fridays For Future Italia sono tornati a condannare il Decreto Siccità del governo Meloni. E lo hanno fatto scrivendo una lettera a tutti i presidenti di Regione di Province Autonome per chiedere loro di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale il decreto (DL n. 39 del 14 aprile 2023, convertito in Legge n. 68 del 13 giugno 2023), considerato dalle due organizzazioni incostituzionale perché andrà ad esautorare Enti e comunità locali.
«Al di là del nostro giudizio decisamente negativo sull’impostazione della legge, che non affronta alla radice tale fenomeno, limitandosi ad agire in una logica emergenziale e di rilancio delle grandi opere», spiegano i firmatari della missiva, «abbiamo ritenuto necessario richiamare l’attenzione dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sugli articoli 2 e 3 del decreto legge convertito, che presentano aspetti di perlomeno dubbia legittimità costituzionale».
L’art. 2 sul “Superamento del dissenso e poteri sostitutivi” e l’art. 3 sul “Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica”, spiegano le organizzazioni, «prevedono l’attivazione di poteri sostitutivi nei confronti di Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni attribuiti alla Cabina di regia e al Commissario straordinario, dando un’enorme discrezionalità politico-amministrativa di esercizio del potere e configurando, di fatto, l’eliminazione di ogni elemento di possibile opposizione ai progetti avanzati dagli stessi da parte degli Enti locali e delle popolazioni».
Il rpvvedimento scavalca, di fatto, la politica locale e il confronto conle comunità. «Ci aspettiamo che tale sensibilità democratica venga raccolta dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e, in ogni caso, proseguiremo nella nostra iniziativa per poterla affermare concretamente».
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