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Alla prima realtà cattolica il riconoscimento “GLAM” di eco-comunità

Alla prima realtà cattolica il riconoscimento “GLAM” di eco-comunità

ROMA-ADISTA. Una nuova eco-comunità verrà riconosciuta il prossimo 30 settembre a Tarquinia (Viterbo). È la prima realtà cattolica che si avvia al percorso della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Ed è la prima volta, inoltre, che un organismo che non ha una relazione istituzionale con una chiesa aderisce alla rete delle eco-comunità. Si tratta di “Semi di pace”, un’associazione umanitaria senza scopo di lucro iscritta al registro Regionale delle Organizzazioni di volontariato – Sezione servizi sociali della Regione Lazio.

“È con grande piacere che vi invito a partecipare il prossimo 30 settembre alla festa per il riconoscimento di Semi di pace eco-comunità. Semi di pace è una onlus impegnata nei processi di pace, della intercultura e della fraternità tra i popoli. Particolarmente attenta alle questioni del Creato, ha trasformato la Cittadella, dove ha sede l’associazione, da discarica a luogo di memoria, di incontro, di amore e cura per l’ambiente. Sarà bello condividere insieme questo momento” ha dichiarato la Coordinatrice della Commissione GLAM, Maria Elena Lacquaniti.

La celebrazione, che prevede anche un culto interconfessionale, avrà luogo a Tarquinia nella sede della Associazione, la cosiddetta Cittadella, “un complesso demaniale di circa due ettari situato nella periferia della città di Tarquinia, in provincia di Viterbo. Il terreno, un ex centro consorziale per la sperimentazione idroponica, è stato utilizzato per circa quarant’anni come discarica abusiva di materiale di risulta, manufatti di cemento e macchine usurate. Nel corso del tempo, l’area è stata oggetto di numerosi interventi di riqualificazione ad opera dei volontari dell’associazione umanitaria Semi di Pace Onlus”, si legge sul sito. Attualmente la Cittadella comprende magazzini per la ridistribuzione, due parchi giochi per bambini, una micro fattoria didattica, una serra per la coltivazione di prodotti biologici e un grande frutteto. Inoltre, sono visitabili presso la Cittadella: il Memoriale della Shoah, il Memoriale del Migrante e il Muro dei Muri (nella foto, tratta dal bimestrale “Semi di pace magazine” di luglio/agosto 2023). “La Cittadella rappresenta oggi un importante polo di inclusione sociale per i cittadini di Tarquinia e dei Comuni limitrofi, un laboratorio permanente di cittadinanza attiva e di dialogo interculturale – scrive ancora l’Associazione –. In questo luogo, aperto tutto l’anno alle famiglie, agli anziani, ai disabili, ai migranti, è possibile usufruire di una serie di servizi socio-assistenziali, trascorrere il proprio tempo libero con attività ricreative e partecipare a manifestazioni di carattere culturale”.

 

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