
Israele e Palestina, due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza
Gli stessi diritti...
Un “Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia” è stato lanciato dalla Fondazione PerugiAssisi il 9 ottobre in seguito all’esplosione del conflitto a Gaza.
Nella spirale di aggressione e ritorsione, «la violenza sta superando ogni immaginazione». A questa dinamica, secondo la Fondazione, «occorre contrapporre un’azione altrettanto straordinaria di segno contrario». La PerugiAssisi condanna l’aggressione di Hamas e la reazione israeliana; chiede di salvare «le vite umane che possiamo ancora salvare»; invita a non arrendersi all’escalation, facendosi «trascinare nel baratro» e assecondando «la spirale della morte»; lancia un appello alla comunità internazionale, a 30 anni dagli Accordi di Oslo, a «recitare il mea culpa e riconoscere la necessità pressante di fare quello che non è ancora stato fatto».
L’unica via alla pace è, secondo la Fondazione, riconoscere «ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani». L’alternativa, si legge nella nota, è proseguire per altri decenni sulla via dell’occupazione, del sopruso, delle violazioni, infine della guerra; «Non ci sarà mai pace senza giustizia».
Alle istituzioni internazionali, i promotori della Marcia PerugiAssisi lanciano «un accorato appello», «perché intervengano energicamente per mettere fine a questa tragedia facendo rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Israele e Palestina: due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza». È possibile aderire all’appello scrivendo all’email adesioni@perlapace.it.
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