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A Roma, il Summit della società civile globale che interroga il G7 su pace e diritti

A Roma, il Summit della società civile globale che interroga il G7 su pace e diritti

Espressione locale della Global Call to Action Against Poverty (GCAP) – rete composta da single persone e da oltre 18mila organizzazioni della società civile internazionale, impegnate nell’affermazione dei diritti e nella lotta ai meccanismi che generano povertà, disuguaglianze e ingiustizie – la Coalizione Italiana Contro la Povertà “GCAP Italia” ha promosso, sin dalla sua nascita nel 2005, mobilitazioni e campagne di pressione sui leader politici e istituzionali per eradicare la povertà, rispettare gli accordi internazionali, tutelare l’ambiente e i diritti umani. GCAP – alla quale aderiscono, tra le altre organizzazioni italiane, Acli, ActionAid, AOI, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Arci, Cittadinanza Attiva, Focsiv, Mani Tese, Oxfam Italia, Save the Children, Slow Food e WWF Italia – è accreditata come interlocutore della società civile nei summit globali come il G7 e il G20 e nei processi internazionali, come per esempio la definizione dell’Agenda 2030.

Nell’anno della presidenza italiana del G7, la sede della FAO a Roma ospita, il 14 e 15 maggio, il Summit “Civil 7” (il C7 presieduto da GCAP Italia), il grande evento della società civile internazionale che chiede ai leader delle 7 principali potenze globali azioni concrete per costruire pace e sicurezza, fuori dalla logica del riarmo e, soprattutto, fuori dalla logica della deterrenza nucleare.

A 6 anni dal 2030 il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nell’Agenda Onu sembra un miraggio, con il contesto globale aggravato da una crisi strutturale e multidimensionale – cambiamento climatico, guerre, inflazione, conseguenze della pandemia, disuguaglianze sociali, economiche e di genere in continua crescita – che colpisce principalmente le donne, i bambini, i giovani e le fasce sociali più fragili. Una situazione drammatica, con effetti della “policrisi” che si sommano tra loro e che, spiega GCAP Italia, possono annullare e vanificare i già pochi progressi ottenuti negli anni sul fronte climatico, sociale, economico.

In questo scenario, secondo il chair C7 Riccardo Moro, il G7 può scegliere di «essere parte del problema, se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani e gli interessi comuni dell’umanità e del pianeta per un futuro più pacifico, giusto, sostenibile e sicuro».

Nel corso della giornata odierna, sarà presentato il “C7 Communiqué”, il rapporto di GCAP con le raccomandazioni ai leader del G7 elaborate da gruppi di lavoro che si sono riuniti su temi precisi, come giustizia climatica ed energia, giustizia economica, salute globale, assistenza umanitaria, pace e disarmo nucleare, mobilità umana e migrazioni, giustizia alimentare e sistemi alimentari.

Tutte le info sul Summit romano sul sito GCAP

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