Dal card. Ambongo un messaggio di speranza per l'Est Congo
In una notizia dell’ANS (Agenzia iNfo Salesiana, periodico online e organo di comunicazione della Congregazione Salesiana) dell’8 luglio, i Salesiani dell’Ispettoria “Maria Santissima Assunta” dell’Africa Centrale, nella Provincia del Nord Kivu, denunciano due tipi di conflitto che stanno vessando la popolazione civile delle province orientali della Repubblica Democratica del Congo (RDCongo). Il primo, quello che vede protagonisti i miliziani delle formazioni ribelli in guerra contro le forze armate congolesi, ha costretto alla fuga oltre un milione e mezzo di abitanti intorno a Goma (capoluogo del Kivu Nord). Il secondo epicentro della crisi, quello intorno a Beni (città situata a 350 km a nord di Goma), è «più nascosto» ma non meno drammatico. In questo teatro si svolgono continue aggressioni alla popolazione civile da parte delle forze fondamentaliste nascoste nella foresta. «Il loro metodo è noto», spiega ANS: «O le persone si convertono alla loro religione o vengono sgozzate».
Il periodico salesiano riporta poi le parole del cardinale di Kinshasa Fridolin Ambongo, intervistato da Vatican News: «Ci chiediamo davvero: come può accadere oggi? E questo avviene in una sorta di indifferenza generale da parte della comunità internazionale».
Denunciando i silenzi della politica internazionale e l’assuefazione alla tragedia del popolo congolese dilagante nell’opinione pubblica globale, il cardinale invita però alla speranza: «Il popolo congolese, per sua natura, è un popolo di speranza... È un popolo che si aggrappa alla vita, un popolo che crede nel proprio futuro e, nonostante la cupezza del momento, è convinto che il suo futuro sarà migliore. E personalmente, come pastore, in nome della speranza cristiana, continuo a incoraggiare il nostro popolo a non cedere alla tentazione dello scoraggiamento. Perché una volta che si cede alla tentazione dello scoraggiamento, avremo offerto il nostro Paese al nemico come una torta su un piatto d’argento».
Leggi la notizia sul sito dell'ANS
* Immagine di François-Régis Salefran, tratta da Wikipedia. Immagine originale e licenza
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