Finanza Etica: Anna Fasano invita le banche a non finanziare armi e combustibili fossili
Sul numero 29 del 21 luglio, il settimanale Famiglia Cristiana pubblica l’intervista di Francesco Anfossi ad Anna Fasano, 49 anni, presidente di Banca Etica, così descritta dal periodico paolino «Laureata in Economia bancaria all’Università di Udine, dove è nata, master in Formazione e gestione delle organizzazioni del Terzo settore dell’ateneo di Padova, Anna Fasano ha lavorato nell’housing sociale e nella cooperazione internazionale. È presidente di Banca Etica dal primo maggio 2019».
L’intervista è un grande appello della presidente ad esportare a tutto il mondo bancario il modello etico del suo istituto su pace e clima. «La presidente di Banca Etica Anna Fasano vorrebbe che le banche di tutto il mondo cancellassero dai loro bilanci i titoli legati alle imprese delle armi e del carbon fossile», spiega Anfossi.
Spiega Fasano: la concentrazione delle banche in grandi gruppi e la riduzione della «biodiversità bancaria» – tanti istituti, anche di piccole dimensioni, pubblici, popolari, di credito cooperativo, garantivano una risposta alle esigenze più diverse dei correntisti e delle aziende, soprattutto a livello locale – produce scarsa concorrenza, quindi scarsa innovazione, e un servizio lontano dalle necessità delle persone.
Secondo la presidente di Banca Etica, «molte banche continuano a investire in settori problematici come i combustibili fossili e l’industria delle armi, che hanno conseguenze negative a lungo termine, perché contribuiscono a creare problemi globali come il cambiamento climatico e i conflitti. Sebbene questi inve stimenti possano essere redditizi a breve termine, hanno un impatto negativo sul lungo termine sia per l’ambiente che per la società. Il finanziamento delle industrie petrolifere continua a perpetuare la dipendenza dai combustibili fossili, ostacolando la transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio. Purtroppo la politica, attraverso le lobby, risponde ai mercati. Se la politica rispondesse agli elettori le cose andrebbero diversamente».
“Banca Etica”, spiega invece Fasano, si impegna «a investire in modo responsabile e sostenibile rifiutando di operare in settori che riteniamo dannosi per la società e l’ambiente, compreso il gioco d’azzardo». E investe in «progetti che promuovono l’energia rinnovabile, l’inclusione sociale, l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile», ottenendo ottimi redimenti.
Nell’intervista si tocca anche il nodo della Dottrina sociale della Chiesa e dei numerosi punti di contatto tra il magistero sociale cattolico e finanza etica, cresciuti e approfonditi sotto il pontificato di Francesco, il papa della Laudato si’.
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