Nessun articolo nel carrello

Segretario Onu «persona non grata»? Da Israele, «un atto di inaccettabile arroganza»

Segretario Onu «persona non grata»? Da Israele, «un atto di inaccettabile arroganza»

È di ieri la decisione del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, di dichiarare ufficialmente «persona non grata» il segretario generale dell’ONU, António Guterres, proibendogli di fatto di non entrare nel territorio israeliano. La decisione del governo israeliano è mossa dall’accusa al segretario generale di non aver condannato l’attacco iraniano del primo ottobre, compiuto in risposta all’uccisione del leader di Hezbollah in territorio libanese.

Una decisione considerata dal gruppo “Cessate il fuoco” – nato in occasione del convegno per la pace del 30 giugno 2023 a Roma – «un atto di inaccettabile arroganza» e l’ennesimo passo di Israele nella sua “guerra” all’Onu, più volte ritenuto “antisemita” per via delle ripetute condanne al massacro dei palestinesi condotto dalle Forze israeliane nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata.

Un fatto «di eccezionale gravità», aggiunge il gruppo, «l’unico che si conosca di questo genere, che mette Israele ai margini della comunità internazionale». Oltre a rappresentare una minaccia al multilateralismo, rappresenta anche un pericolo per l’Onu e per la sicurezza delle forze di interposizione della missione Unifill; ma anche un pericolo anche per lo stesso Israele, isolato da Netanyahu e consegnato alla guerra totale contro i vicini scomodi in Medio Oriente.

Il timore del gruppo è che il Libano si trasformi presto in una nuova Gaza, annientata dalle bombe israeliane e oggi in piena crisi umanitaria.

E ora che succede? Secondo il gruppo, «è auspicabile che gli stati presenti all’Onu confermino la loro fiducia al Segretario generale e che l’Onu proponga il cessate il fuoco immediato e l’avvio di trattative in sede Onu per definire le modalità e i tempi di costruzione dello Stato palestinese e le modalità per arrivare alla pace. In particolare i membri permanenti del Consiglio di sicurezza debbono prendere esplicita posizione in questa direzione perché non è accettabile che il governo Netanyahu riceva solidarietà in questa linea di soluzione bellicista delle controversie».

Hanno firmato la nota, per conto del gruppo “Cessate il fuoco”, Mario Boffo, Giuseppe Cassini, Biagio Di Grazia, Domenico Gallo, Alfonso Gianni, Alfiero Grandi.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.