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I Missionari Comboniani italiani a sostegno della Global Sumud Flotilla

I Missionari Comboniani italiani a sostegno della Global Sumud Flotilla

Il 3 Settembre 2025 Nigrizia ha pubblicato una “Dichiarazione sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania, e di appoggio all’iniziativa nonviolenta di pace Global Sumud Flotilla” della Provincia Italiana dei Missionari Comboniani. Di seguito il testo.

La Global Sumud Flotilla salpa da Barcellona verso Gaza il 31 agosto 2025. Centinaia di persone si radunano al Moll de la Fusta per salutare la flottiglia, con decine di imbarcazioni e migliaia di sostenitori che indossano kufiya (sciarpe palestinesi) e sventolano bandiere. (Credit: Albert Llop/NurPhoto tramite AFP)

“Beati i miti perché avranno in eredità la terra, beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati, beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt. 5,5.6.9)

La Provincia Italiana dei Missionari Comboniani facendo seguito al comunicato del Consiglio Generale del 26 luglio 2025 esprime il proprio sdegno verso la situazione che la popolazione di Gaza sta vivendo e che Francesca Albanese, (relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967) definisce nel suo rapporto del 26 marzo 2024 “anatomia di un genocidio”, riferito al popolo palestinese, perpetrato dall’esercito israeliano su ordini del governo.

Si unisce anche alle parole del cardinale Pizzaballa pronunciate insieme al patriarca ortodosso Theoplius III durante la conferenza stampa congiunta convocata al Notre Dame center di Gerusalemme il 21 luglio e riprese in un articolo a cura di Luca Foschi pubblicate sul quotidiano Avvenire lo scorso 22 luglio.

Chiede alle parti in conflitto l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il permesso perché gli aiuti umanitari possano essere distribuiti a tutta la popolazione. Condanna gli attacchi alle persone inermi in fila per la distribuzione del cibo. Condanna l’assedio e la proibizione della distribuzione degli aiuti come arma di guerra.

In questi giorni decine di navi cariche di generi di prima necessità e di aiuti sanitari sono partite dai porti di Genova e Barcellona, e da altri nel Mediterraneo, con l’obiettivo di forzare il blocco ordinato dal governo israeliano e distribuire aiuti alla popolazione civile ormai stremata da mesi di assedio, occupazione e bombardamenti.

Il governo israeliano, attraverso il ministro della Sicurezza Nazionale, ha detto che gli uomini e le donne che fanno parte della Global Sumud Flotilla “saranno trattati come terroristi”.

La provincia italiana dei missionari comboniani appoggia l’azione nonviolenta portata avanti dalle attiviste e dagli attivisti della Global Sumud Flotilla.

Si impegna a diffondere il più possibile attraverso i propri mezzi di comunicazione il dispiegarsi dell’azione nonviolenta.

Chiede al governo italiano di sospendere ogni sostegno politico, commerciale e militare con Israele, chiede anche che immediatamente sia convocato l’ambasciatore di Israele in Italia perché fornisca spiegazioni sulle dichiarazioni rilasciate dal ministro israeliano della Sicurezza Nazionale.

Chiede altresì al governo che comunichi al parlamento quali iniziative politiche intende adottare per fare in modo che la azione pacifica e nonviolenta della Global Sumud Flotilla possa essere portata a compimento e anche quali azioni stia già sviluppando per garantire la sicurezza delle donne e degli uomini impegnati in questa azione umanitaria.

*Foto ritasgliata di User:Dans tratta da Commons Wikimedia, immagine originale e licenza

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