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ANCHE NOI "NON POSSUMUS"

Tratto da: Adista Documenti n° 16 del 24/02/2007

Siamo sposati da 33 anni, genitori di un figlio, insegnanti, in vario modo educatori. Intendiamo esprimere la nostra solidarietà al ministro Rosy Bindi per l'impegno paziente con cui, assieme a Barbara Pollastrini, ha operato per la difficile sintesi offerta al dibattito politico e parlamentare. Ciò che ci amareggia e indigna è la campagna di discredito e di scomunica che si sta scatenando contro di lei da parte di cattolici secondo noi poco attenti al concreto delle tematiche familiari, orientati a costruire una prospettiva politico-ecclesiale che "non possiamo" minimamente accettare. Anche noi "non possumus". Anche noi siamo chiesa e, nel nostro piccolo, intendiamo esercitare la "parresía", cioè la libertà di parola nella corresponsabilità. Dove sta andando la Chiesa italiana? In questi mesi la sentiamo incattivita, assediata, chiusa nel moralismo sessuofobico, quasi estranea ad altre gravi urgenze pur presenti nella "dottrina sociale della Chiesa" (lavoro, disonestà-illegalità, criminalità, ingiustizia, miseria, riarmo, guerre...), povera di spiritualità, carente di profezia, priva di speranza. Alcuni esponenti della gerarchia (e della politica) sembrano voler costruire un partito etico-religioso.

Ma la Chiesa è la comunità dei testimoni del Risorto che, nell'annuncio, sa dialogare e condividere le gioie e le tristezze dell'umanità perché segno di unità del genere umano, "compagna di viaggio, estroversa e solidale" (come è scritto nel libro del Sinodo diocesano veronese). Se continuasse lo schema ruiniano andremmo incontro a una nuova terribile rottura ecclesiale. Lo diciamo in alcune associazioni. Lo pensano molti credenti, preti e vescovi. Recentemente, l'hanno messo in evidenza alcuni osservatori: per il giornalista dell'Avvenire Roberto Beretta, "il vero male oscuro della Chiesa italiana oggi è il clericalismo rinascente" (Roberto Beretta, Chiesa padrona, Piemme, Casale Monferrato 2006, p. 16); per il saggista Marco Damilano, "in nome della lotta al relativismo etico la Chiesa si è mondanizzata, relativizzata" (Marco Damilano, Il partito di Dio, Einaudi, Torino 2006, p. 9); per il monaco Enzo Bianchi, a minacciare il cristianesimo oggi sono l'uso religioso della politica e l'uso politico della religione: "la fede è così mondanizzata e la chiesa politicizzata, a tal punto da essere ferita nella sua qualità comunionale" (Enzo Bianchi, La differenza cristiana, Einaudi, Torino 2006, p. 26).

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