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23 ong al Parlamento Europeo: votate per fermare le armi verso lo Yemen

23 ong al Parlamento Europeo: votate per fermare le armi verso lo Yemen

Il bene della popolazione civile ed il rispetto delle leggi umanitarie internazionali. Sono questi gli elementi che, secondo oltre 20 organizzazioni non governative del vecchio continente, dovrebbero guidare il Parlamento Europeo che si accinge, il prossimo 25 febbraio, ad aprire il dibattito in Aula su una risoluzione riguardante la situazione in Yemen, comprendente anche un emendamento per lo stop di forniture armate a tutte le parti coinvolte nel conflitto.

Di seguito la lettera che le ong hanno inviato il 15 febbraio a presidenti e vice-presidenti dei gruppi Parlamentari Europei.


Le organizzazioni che sottoscrivono questa lettera accolgono positivamente la posizione che il Parlamento Europeo ha di recente preso a riguardo della situazione umanitaria in Yemen, in particolare con la Joint Motion for a Resolution (JMR) e relativo emendamento il cui voto in plenaria è calendarizzato per il prossimo 25 Febbraio.

Desideriamo stimolare l'attenzione del Parlamento Europeo sulla sempre più drammatica situazione umanitaria in Yemen e le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale perpetrate da tutte le forze coinvolte nel confitto. Secondo le nostre organizzazioni gli Stati Membri UE che continuano a trasferire armamenti verso l'Arabia Saudita stanno chiaramente violando la Posizione Comune UE 2008/944/CFSP sul controllo dell'export di armamenti; concordiamo inoltre con le richieste di una indagine pienamente indipendente a riguardo di tutte le segnalazioni di abusi, torture, uccisioni mirate di civile ed altre violazioni delle leggi internazionali umanitarie e sui diritti umani. Desideriamo inoltre sottolineare come i trasferimenti di armamenti utilizzabili nel confitto in Yemen configurino una violazione del Trattato Internazionale sugli Armamenti (ATT) sottoscritto da 26 Paesi Membri dell'UE (così come evidenziato nella recente opinione legale di Matrix Chambers) e, per quanto riguarda l'Italia, anche della legge 185/90 che regolamenta l'export di armi (così come denunciato da Rete Italiana per il Disarmo in diversi Esposti presentati alle Procure della Repubblica di numerose città).

Le nostre organizzazioni sostengono tutti gli sforzi del Parlamento Europeo verso una soluzione pacifica del confitto, anche incoraggiando altre istituzioni internazionali in tal senso, come ad esempio la recente delegazione parlamentare europea che ha visitato Arabia Saudita e Qatar. In tale contesto ed alla luce della ormai chiaramente documentata estensione delle violazioni di diritti umani è evidente come gli Stati Membri dell'Unione Europea non debbano più permettere spedizioni di materiale che possa essere usato nel confitto in Yemen.

Per questo motivo desideriamo congratularci con il Parlamento Europeo ed i suoi membri per i passi che si stanno compiendo a sostegno della popolazione Yemenita e delle leggi internazionali, e ci attendiamo un voto positivo sulla JMR e l'emendamento collegato il prossimo 25 Febbraio.

Roma, 15 Febbraio 2016

Un cordiale saluto,

Francesco Vignarca

Rete Italiana per il Disarmo

A nome di:

Action contre la Faim / Action Against Hunger, Mike Penrose, CEO

Action on Armed Violence, Iain Overton, Director of Policy

Article 36, UK, Thomas Nash, Director

BUKO-Campaign: stop the arms trade, Germany, Andrea Kolling, Researcher

Campaign Against Arms Trade, UK, Ann Feltham, Parliamentary Co-ordinator

Centre Delàs for Peace Studies, Spain, Jordi Calvo, Researcher and coordinator

Committee of 100 in Finland, Anni Lahtinen, Secretary General

Control Arms Secretariat, Anna Macdonald, Director

Human Rights Institute, Peter Weisenbacher, Representative

Medact, UK, Dr David McCoy, Director

Observatoire des armements, France, Tony Fortin, President

Omega Research Foundation, Helen Close, Research Associate

Rete Italiana per il Disarmo—Italian Network on Disarmament, Francesco Vignarca, Coordinator

Parliamentary Forum on Small Arms and Light Weapons, Karin Olofsson, Secretary General & Christer Winbäck, Board Member, (former Swedish MP, former member of the Foreign Policy Committee and European Union Committee)

PAX, the Netherlands, Jan Gruiters, General Director

Peace Union of Finland, Laura Lodenius, Director

Quaker Council for European Affairs, Andrew Lane, Representative to the EU and CoE

Saferworld, Paul Murphy, Executive Director

Safer Yemen, Siris Hartkorn and Nabil Al-Sharafi, Co-founders and managing partners

Stop Wapenhandel, the Netherlands, Wendela de Vries, Coordinator

Swedish Peace and Arbitration Society (SPAS), Anna Ek, President

United Nations Association-UK, Natalie Samarasinghe, Executive Director

Vredesactie, Belgium, Bram Vranken, Campaigner/researcher

Dr Anna Stavrianakis, Senior Lecturer in International Relations, University of Sussex, UK

Maggiori informazioni sul sito di Rete italiana per il disarmo

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