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Migranti e altre storie

Migranti e altre storie

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 17 del 07/05/2016

Migranti/1

Nell’indifferenza dei media ufficiali a Idomeni è in atto uno sterminio strisciante. Le condizioni dei 46.000 migranti bloccati dalla crudele politica della Ue sono ormai insostenibili. Manca anche il latte per i neonati. Si rischia, secondo l’ultimo report di Amnesty International, «una calamità umanitaria».

Migranti/2

È stato forse il naufragio più grave mai avvenuto nel Mediterraneo. Ma incredibilmente è stato tenuto nascosto. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unchr) è arrivato a ipotizzare 500 morti. I 41 superstiti – 37 uomini, 3 donne e un bambino di tre anni – tratti in salvo da una nave mercantile e portati a Kalamata, nel Peloponneso, il 16 aprile, hanno raccontato che erano circa 200 su una barca piccola, poi sono stati fatti salire su una grande dove erano ammassate persone fino all’inverosimile, che si è rovesciata durante il trasbordo. Moltissimi sono affogati. Gli altri sono stati abbandonati senza cibo né acqua, con il motore rotto. Li ha salvati un cellulare con il numero della polizia italiana.

Manifestazione

È la prima, importantissima,  manifestazione dei braccianti indiani a Latina. In più di 2mila il 18 aprile sono scesi in piazza, sostenuti da In Migrazione e Flai Cgil Roma Lazio, per protestare contro il caporalato e per le condizioni di lavoro che, come è stato spesso denunciato, sono per alcuni aspetti definibili schiavili.

Percorsi di integrazione

"Scuola e Plurilinguismo. Percorsi di inte(g)razione", a cura di Focus-Casa dei Diritti Sociali, un progetto di ricerca-azione sulle lingue parlate dagli alunni di origine straniera. Perché il plurilinguismo a scuola venga riconosciuto, studiato e valorizzato come una ricchezza di tutti.

Raccolta fondi

«Mi rivolgo a te come socio di Cittadinanza e Minoranze, un’associazione di promozione sociale che cerca di integrare anche gli esclusi nei diritti di cittadinanza. Abbiamo bisogno di raccogliere 10mila euro per avviare la realizzazione del progetto di una lavanderia, risultato vincitore ad una gara pubblica per l’assegnazione a canone di favore di locali di proprietà del Comune di Roma. Il locale è quello al n. 264 di viale Caduti della Liberazione ed è stato assegnato a Carlos Hadzovic di 25 anni, che coinvolgerà il fratello Lion Hadzovic, di 19 anni, ambedue di etnia Rom e di cittadinanza italiana, la madre Sevla Sejdic in Hadzovic, cittadina bosniaca con regolare carta di soggiorno, e la zia Sefica Cizmic, cittadina bosniaca con permesso di soggiorno. Si tratta di una iniziativa che la mia associazione sta sostenendo nel quadro di una campagna volta alla integrazione dei Rom a partire dal lavoro. 

Se ritieni che il nostro sforzo sia meritevole di aiuto, mandaci una donazione di qualche euro (Iban IT17Y0312703241000000001982, causale “donazione per la lavanderia”). Se inserirai il tuo indirizzo di posta elettronica, ti invieremo il rendiconto della raccolta. L’importo è deducibile. Nino Lisi».

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