p. Alex Zanotelli, 80 anni per la pace e la giustizia
Un’intervista al Corriere della Sera (18 agosto); la cittadinanza onoraria, assieme a Gino Strada, fondatore di Emergency, di Riace il comune della Locride in prima linea per favorire l'integrazione dei migranti e l'aiuto di chi fugge da guerre e povertà: non sono passati inosservati gli 80 anni di padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da decenni costituisce un punto di riferimento per i movimenti impegnati sui temi della pace, del disarmo, della giustizia sociale e del commercio equo e solidale.
Nato nel 1938, giovanissimo, nel 1949, entra nel seminario dei comboniani, a Trento. Viene mandato dai a completare gli studi di Teologia a Cincinnati, negli Stati Uniti. Nel 1964 viene ordinato prete. La sua prima esperienza missionaria, tra il 1965 fu nel Sudan meridionale, martoriato dalla guerra civile. A causa delle sue denunce e della sua solidarietà con il popolo Nuba, nel 1973 il governo locale gli negò il visto per rientrare nel paese.
Nel 1978 Zanotelli assunse la direzione della rivista ufficiale dei comboniani italiani, Nigrizia, contribuendo a trasformarla, dai tratti tipicamente religiosi e missionari, ad un mensile di informazione socio-politico sulla situazione africana. Nelle pagine della rivista si iniziava a parlare di come la cooperazione allo sviluppo fosse spesso fonte di business e malaffare; e si denunciava il commercio delle armi e gli interessi dei Paesi occidentali nella vendita di armi e nel fomentare e favorire i conflitti in Africa.
Nel 1987, dopo diversi articoli che infastidirono il governo italiano e in particolare l’allora ministro della Difesa Giovanni Spadolini, Alex Zanotelli, su disposizione dell’allora prefetto Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli (ex Propaganda Fide), viene rimosso dai suoi superiori dalla direzione di Nigrizia. Diventò successivamente (settembre 1990), e per espressa volontà di don Tonino Bello, allora presidente di Pax Christi e vescovo di Molfetta, direttore responsabile di Mosaico di pace per espresso volere. Nel 1989, intanto, Zanotelli tornava a fare il missionario, in Kenya, a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi. In questa difficile situazione di degrado, in cui si propagava anche il virus dell’Aids, Zanotelli diede vita una cooperativa che si occupava del recupero di rifiuti e dava lavoro a numerosi abitanti. Istituì inoltre Udada, una comunità di ex prostitute che aiuta le donne che vogliono uscire dal giro e, continuava a scrivere ed impegnarsi sui temi del divario Nord Sud del Mondo e della giustizia sociale.
Nel 2007 Zanotelli fece definitivamente ritorno in Italia. Scelse di andare a vivere a Napoli, nel rione Sanità, in una piccola casa ricavata dal campanile della basilica di Santa Maria della Sanità. Con lo stesso impegno di sempre. Declinato, stavolta anche su temi come la difesa dell’acqua pubblica e dei beni comuni, divenendo uno degli animatori di quel movimento che riuscì, nel referendum del 2011, ad ottenere lo stop al nucleare ed alla privatizzazione degli acquedotti.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!