
"Presidente Conte, non nel mio nome!". Lettera-denuncia di don Aldo Antonelli
ROMA-ADISTA. L'intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ieri 12 febbraio alla seduta plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, è stato duramente contestato da Guy Verhofstadt, capogruppo di Alde (Alleanza dei democratici e dei Liberali per l'Europa). «Mi fa male - ha detto - vedere la degenerazione politica dell'Italia che non è iniziata ieri ma venti anni fa, l'Italia è passata da paese fondatore a fanalino di coda dell'Unione. Tutto è cominciato non con Conte ma con il malgoverno sotto Berlusconi. Il malgoverno è peggiorato sotto il vostro governo, sotto Salvini e Di Maio, i veri capi di questo governo»; «fino a quando sarà il burattino di Di Maio e Salvini?».
Non è tardata la reazione di Conte: «Burattino è chi risponde ai comitati di affari», «io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un governo che non risponde alle lobby. Forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d'affari».
Parole, quelle di Conte sulla sua rapporesentanza del popolo italiano, che hanno fatto saltar sulla sedia don Aldo Antonelli: "Eh no, non nel mio nome". Sicché, in men che non si dica, il sacerdote ad Avezzano e coordinatore di Libera per la provincia di L’Aquila, si è rivolto a Conte con la seguente lettera:
«Signor Primo Ministro Giuseppe Conte,
mi sento in dovere di denunciarla pubblicamente per il reato di abuso di ufficio di cui all’art. 323 del codice penale.
Lei, nella seduta di ieri del Parlamento di Strasburgo, ha affermato di rappresentare tutti gli Italiani, e ha riversato su tutti gli Italiani le accuse che venivano rivolte a lei come Presidente del Consiglio Italiano.
Lei non è il Presidente della Repubblica che, questo sì, rappresenta indistintamente tutti gli Italiani. Lei non riveste nemmeno una carica istituzionale come il Presidente del Senato o la Presidente della Camera. Lei riveste una carica politica e, in quanto tale, rappresenta il Governo Italiano che a sua volta rappresenta appena 22.060.115 italiani (il 37,23%), se è vero che hanno votato il 73% degli aventi diritto e di questi il Governo che lei dovrebbe guidare ha avuto il 51% di suffragi.
No, caro Presidente del Consiglio! Lei non rappresenta l’Italia e, soprattutto non rappresenta me e altri 37.193.484 italiani. Lei cioè non rappresenta il 62,77% degli italiani!
Perché questa prevaricazione e questo furto di identità?
Stia attento. Le maschere in politica, prima o poi, cadono.
E ci sarà da ridere se il “popolo” che lei pretende di rappresentare si accorgerà che il re è nudo.
Aldo Antonelli»
*Caricatura di DonkeyHotey, tratta da Flickr immagine originale e licenza
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