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 Morti nel Mediterraneo. Negro (Fcei): «E’ il prezzo della guerra alle ONG e della latitanza europea»

Morti nel Mediterraneo. Negro (Fcei): «E’ il prezzo della guerra alle ONG e della latitanza europea»

Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia Luca MAria Negro è intervenuto sulla nuova strage in mare  dovuta al naufragio al largo delle coste di Al Khoms, in Libia. Si tratta della peggiore perdita di vite umane nel Mediterraneo nel 2019. ioni europee»

«Eccoci ancora una volta a denunciare la morte di un centinaio di migranti, – dichiara Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) – , morti nel tentativo di proteggere se stessi cercando protezione in Europa. Cento morti è il prezzo della guerra alle Ong combattuta in questi mesi e della latitanza dei paesi e delle istituzioni europee che si scaricano il barile della prima accoglienza ai migranti che sbarcano.

Come cristiani e come evangelici non possiamo tacere di fronte a quella che continua ad essere una strage, prevista e denunciata: le Ong, colpite da provvedimenti giudiziari e improvvisate norme giuridiche, hanno serie difficoltà operative; l’Europa non si impegna a varare alcun piano di ricerca e soccorso in mare. E intanto i migranti partono dalla Libia, paese sempre più insicuro e incapace di tutelare i diritti fondamentali dei profughi. In questo quadro – prosegue Negro – sentiamo come nostra vocazione quella di vigilare e di denunciare quello accade; ma anche quella di richiamare il governo italiano e le autorità europee a compiere il loro dovere istituzionale, che comprende il soccorso e la protezione a profughi e richiedenti asilo. Il salvataggio delle vite umane non ha un colore politico ma è un valore etico che non possiamo ignorare senza scoprirci immorali e disumani.

E’ per questo che sull’onda dell’esperienza fatta in questi anni con i "corridoi umanitari" – conclude Negro – rilanciamo la proposta di un "corridoio umanitario europeo dalla Libia": un progetto condiviso tra stati volenterosi finalizzato ad aprire vie e legali e sicure per la protezione dei profughi e dei rifugiati, univa vera e credibile alternativa al traffico umano».

 

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