
Dal vescovo di Locri una secca condanna della ‘ndrangheta
Torna a tuonare apertamente contro la mafia il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, dopo l’ultima serie di arresti: «L’operazione dei Carabinieri e delle forze dell’ordine di ieri mattina ridona fiducia e speranza ad una città che non si sente abbandonata. Un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che hanno condotto l’operazione». Il riferimento è ai recenti fermi di affiliati alla ‘ndrangheta per associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza minacce o violenza. «Ad essi e a quanti hanno avuto il coraggio della denuncia non trincerandosi nell’omertà – prosegue il presule – esprimo l’incoraggiamento ad andare avanti e ad avere sempre la forza di denunciare ogni tentativo di estorsione e di richiesta di pizzo. Non bisogna arrendersi». Mons. Oliva ricorda che «è vero che la violenza criminale mette a dura prova la nostra convivenza civile e toglie futuro alla nostra terra, ma le forze sane della nostra comunità sanno reagire ad essa e trovare il coraggio della denuncia. Senza cedere alla tentazione del malaffare e della corruzione. Siamo con quanti sono pronti a lottare nel difendere i propri diritti, anche a costo di pagare di persona». Quindi si è rivolto al sindaco di Locri in riferimento agli atti intimidatori subiti: «Non lasciatevi intimorire da nessuno e non cedete alle tentazioni del facile interesse. Amministrare una città è avere sempre come unico obiettivo il bene comune, è mostrare forza e coraggio di fronte alla prepotenza ed arroganza mafiosa. Senza mai sottomettere la funzione pubblica ad interessi di parte. Reagire e resistere costa, ma è l’unica cosa che può fare ben sperare».
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