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Rosarno: arance senza sfruttamento

Rosarno: arance senza sfruttamento

ROSARNO (RC)-ADISTA. Dopo Lampedusa e i corridoi umanitari dal Libano, Mediterranena Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), arriva in Calabria, a Rosarno, con il progetto di uno sportello di supporto legale, sindacale, sociale per i lavoratori sfruttati nelle campagne del territorio.

«Quello che stiamo cercando di fare – spiega Francesco Piobbichi, operatore di Mediterranean Hope – è dare un supporto ai lavoratori migranti sfruttati nella piana di Rosarno, dal punto di vista legale e sociale. E implementare una rete di produttori che si impegnino a fare merce “slavery free”, cioè senza lo sfruttamento a cui purtroppo si assiste e che ha creato situazioni di estremo disagio, morti, condizioni indecenti di lavoro e vita per tante persone. Il nostro intervento non sarà calato dall’alto ma, come già accade negli altri luoghi in cui operiamo, partiremo dalle necessità e dalle specificità del territorio e delle realtà che già sono impegnate per la la tutela dei diritti umani e allo stesso tempo per la creazione di una filiera solidale di prodotti “puliti”, che garantiscano la dignità delle persone che lavorano nei campi».

L’iniziativa verrà lanciata il 22 e 23 ottobre, con un convegno dal titolo “Ma che arance mangi?”. 

Nella mattinata di martedì 22, al parco Ecolandia di Reggio Calabria, si terranno gli interventi del pastore Luca Maria Negro, presidente della Fcei, del sociologo del lavoro Giovanni Mottura (su “Vecchi e nuovi sguardi sul lavoro agricolo nel Mezzogiorno”), del coordinatore di Mediterranean Hope Paolo Naso (“Da Jerry Maslo a Rosarno”) e del presidente di Ecolandia Tonino Perna (“Aree interne e immigrazione”). Il 23, visita ai campi di Rosarno e San Ferdinando, con Francesco Piobbichi, Paolo Morerio della Fondazione Vismara, il giornalista Angelo Mastrandrea, Giuseppe Pugliese di Sos Rosarno e Beppe Marra dell’Usb. A seguire, una discussione sulle buone pratiche da seguire, insieme a Tonino Perna, Maria De Martino dell’associazione interculturale International House, Rosa Vaglio di Sfruttazero, Celeste Logiacco della FLAI CGIL e Francesco Ventrice della Caritas-Drosi.

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