
Covid19. Il punto della Pontificia commissione per l'America latina
Apprendiamo dal Sir che 170 leader politici cattolici di 16 Paesi hanno stilato per la prima volta un Manifesto comune sull’emergenza coronavirus. Secondo Gianni La Bella, storico e membro della Commissione preparatoria del Convegno latinoamericano che nel 2021 farà memoria della Conferenza di Aparecida, «come già altre volte, i documenti del Papa vengono letti con un atteggiamento stereotipato e francamente anche ignorante». Per La Bella, infatti, «non ci si è accorti che la lettera ai movimenti popolari si pone in continuità con il discorso del 27 marzo in piazza San Pietro; di fatto, dà la linea per la fase successiva e si rivolge agli invisibili della società, a coloro che più di tutti sono sottoposti al contagio. Il Papa scuote le coscienze ‘addormentate’, chiede un nuovo paradigma, umanistico ed ecologico, e lo fa rivolgendosi alle parti sociali, a coloro che vivono sulla loro pelle che l’unica speranza di sopravvivenza è la comunità, a quelli che lui considera germogli di una nuova stagione».
Precisa ancora, «parlando con vari presidenti di Conferenze episcopali latinoamericane, ho trovato tanta preoccupazione per quello che è oggi, di fronte al contagio, un continente indifeso, senza servizi, senza ospedali, senza scuole pubbliche. Se il virus si diffonde, dalle città, alle immense campagne alle zone più arretrate sarà una strage. Il Papa si rivolge a tutti gli esclusi della globalizzazione e non è contro il libero mercato, come vorrebbe far credere un pensiero ignorante e pseudo-intellettuale, sa però che esso va corretto nella sua struttura, ha visto con i suoi occhi, in Argentina, gli effetti del liberismo sfrenato di Menem e i guasti che ha prodotto». Per Guzmán Carriquiry Lecour, vicepresidente e segretario esecutivo emerito della Pontificia Commissione per l’America Latina e promotore, in quella veste, assieme al Celam, di una serie di incontri di politici cattolici, «il Manifesto è un fatto inedito di grande valore. Ricordo molto bene le parole di papa Benedetto, alla Conferenza di Aparecida nel 2007, quando si domandava come poteva essere che in un continente come l’America Latina fosse ridotta e scarsamente incisiva e coerente la presenza dei cattolici negli ambiti della politica, delle università e delle comunicazioni sociali».
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