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Cultura e territori: l'Unione Buddhista italiana mette a disposizione un milione di euro

Cultura e territori: l'Unione Buddhista italiana mette a disposizione un milione di euro

Il mondo della cultura è in forte affanno a causa del blocco delle attività per la pandemia da Covic-19. In suo soccorso giunge un’iniziativa dell’Unione Buddhista Italiana: un fondo speciale di un milione di euro per sostenere la cultura radicata nei territori da nord a sud. In questo modo i buddhisti italiani desiderano sostenere quelle realtà della cultura che svolgono un’insostituibile opera di testimonianza e conservazione delle tradizioni culturali locali oltre che rappresentare spesso un presidio di socialità.

«Con questi fondi – spiega Filippo Scianna, presidente dell’UBI – vogliamo intervenire a sostegno di un settore nevralgico della società e dell’economia italiana, messo seriamente in difficoltà dall’emergenza Coronavirus e che dovrà affrontare ancora mesi di grande incertezza e sofferenza. La nostra scelta ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare diverse realtà che operano sui territori del nostro Paese e rappresentano una risposta preziosa al degrado civile oltre che culturale».

La call per accedere al fondo speciale sarà aperta dal 10 e fino al 20 maggio e comunque fino ad esaurimento del fondo stesso sul sito www.unionebuddhistaitaliana.it. Qui si troveranno tutte le informazioni e i criteri che guideranno la selezione dei soggetti che potranno fare domanda.

«Il nostro – conclude il presidente Scianna - è un piccolo gesto rispetto all’enorme esigenza creatasi, che vuole comunque testimoniare l’importanza di tutelare il lavoro di queste persone e ribadire come il mondo della cultura debba continuare ad avere il posto che merita nella società italiana. Attraverso questo impegno vogliamo anche rimarcare come cultura e ricerca interiore siano spesso intrecciate nelle vite degli esseri umani, sostenendosi reciprocamente e testimoniando come la conoscenza possa concorrere a renderci migliori ed essere un motore decisivo per la ripartenza».

*Foto tratta da Pixabay, immagine originale e licenza

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