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Cosa abbiamo in Comune

Cosa abbiamo in Comune

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 3 del 23/01/2021

HAI UN’AREA VERDE? METTILA IN BANCA

Ambiente, Banca e Comune. Sono soggetti che non viene facile coniugare. Ma con il progetto UPPER del Comune di Latina, (co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Labirinto e l’Ente Parco Nazionale del Circeo, si sperimenta la possibilità di censire e mettere a disposizione della collettività «Parchi Produttivi Urbani dedicati alla co-produzione di soluzioni basate sulla natura per affrontare problemi sociali, ambientali ed economici della città di Latina». Dall’inizio di quest’anno «è possibile aderire alla Banca delle Aree Verdi del Comune di Latina mettendo a disposizione spazi verdi come cortili, parchi e giardini situati nel territorio del Comune di Latina per consentire lo svolgimento di attività ludiche e socio-educative basate sulla natura». Avviso aperto fino al 31 agosto 2022. Per candidare un’area verde è possibile compilare e inviare on line il modulo disponibile su www.upperlatina.eu

VOLONTARIATO: PADOVA VA AVANTI

È stata sfortunata Padova, che per il 2020 aveva previsto un corposo piano di incontri per onorare la designazione di Capitale Europea del Volontariato. Ma organizzatori e responsabili non si sono scoraggiati. Con il CEV (Centro Europeo del Volontariato) è stata concordata la possibilità di proseguire – in parte in contemporanea – con Berlino (capitale europea 2021) le attività non realizzate. Su padovaevcapital. it si parla di Restituzione, come fase conclusiva di un percorso durato tre anni e che fatto di «pensiero, incontri, confronti, progetti, scambi e relazioni – offre l’occasione per ridefinire i caratteri dello stare assieme nella città e disegnare lo scenario futuro coinvolgendo attivamente tutti gli attori sociali». Ora, appunto, la Restituzione, con un «bagaglio di contatti, esperienze e contenuti raccolti nel 2019 e 2020 che diverrà la base e la fonte di ispirazione per nuove progettualità da sviluppare nel 2021. Diverranno realtà esperienze di rigenerazione urbana, inclusione, animazione territoriale e innovazione sociale». Le riflessioni, e gli stimoli del 2020 – si legge sul sito – «diverranno anche pubblicazioni per tenere traccia del percorso generato e renderlo bene comune utile anche per le politiche pubbliche, locali e nazionali».

CITTÀ SMART, PER I CITTADINI

Sono prevalentemente al Nord le città più digitali d’Italia, quelle che investono di più sui processi che (grazie alle nuove tecnologie) rendono la vita del cittadino più vivibile, soprattutto in alcuni settori come mobilità, servizi, anagrafe, PA, ecc. Non è una sorpresa, quella che si legge nel rapporto del Forum PA presentato a metà dicembre. Firenze, Bologna e Milano su tutte. Quarta Roma capitale. Indietro il Sud, con le eccezioni di Cagliari, Palermo, Lecce e Bari. «Emergono alcune tendenze. Sulla digitalizzazione delle attività amministrative e sul rapporto con i cittadini, le città sono a buon punto, pur con disparità territoriali», viene notato; manca, però, una cultura digitale, troppo superficialmente ritenuta un “lusso tecnologico”, sia all’interno delle amministrazioni che tra i cittadini. Sull’implementazione delle reti intelligenti nelle città, siamo ancora in fase embrionale per comprensione delle opportunità esistenti ed effettivo utilizzo. Ma questo percorso è necessario per condurre le città verso i modelli più avanzati di smart city, per una socialità sempre più necessaria per la cittadinanza.  

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