
Ministeri femminili: la proposta di Giorgio Campanini
Giorgio Campanini, storico e sociologo, torna a riflettere sul motu proprio Spiritus Domini di papa Francesco in un approfondimento pubblicato dal sito viandanti.org. Il motu proprio non è stato accolto con grande entusiasmo e nemmeno con grande interesse, dice Campanini, visto che nella Chiesa donne lettrici e catechiste “di fatto” ci sono sempre state. Eppure «ha una portata per certi aspetti “rivoluzionaria”», perché «per la prima volta nella Chiesa post-tridentina vi sono due “ministeri istituiti” aperti anche alle donne», non più “di fatto”, ma “di diritto”.
Per Campanini il futuro è ancora tutto da scrivere: questa iniziativa di Francesco potrebbe rappresentare il primo passo di un cammino più lungo e impegnativo oppure una soluzione provvisoria per rinviare ancora la questione, che pure si pone con forza, del ministero femminile.
Un modo per sbloccare la situazione, suggerisce il sociologo, potrebbe essere il «rinvio alle singole Conferenze episcopali nazionali, in via sperimentale, della decisione sul diaconato femminile e sui ministeri laicali». E questo perché, spiega Campanini, i contesti sociali ed ecclesiali nel mondo sono molto diversificati.
Leggi l’intervento integrale di Giorgio Campanini sul sito viandanti.org
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