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Cosa abbiamo in Comune

Cosa abbiamo in Comune

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 17 del 08/05/2021

PNRR: PER LE CITTÀ SI PUÒ FARE MEGLIO

«Le città sono i soggetti decisivi per raggiungere gli obiettivi del PNRR». Pensiero alla base del Rapporto (Position Paper) di Urban@it sul “Piano di Ripresa e resilienza (PNRR) e città”. Consegnato il Piano alla Ue, il lavoro del Centro nazionale di studi per le politiche urbane (urbanit.it, scaricabile su https://bit.ly/3s81Sbc) resta comunque valido. A cura di G. Viesti, N. Martinelli, W. Vitali, G. Pasqui, P. Coppola, C. Perrone, A. Balducci, M. Annese, affronta «alcune delle criticità presenti nell’impostazione dell’attuale PNRR e riporta l’attenzione sul ruolo decisivo che le città possono avere per affrontare la ripresa dalla crisi pandemica e orientare i territori italiani allo sviluppo sostenibile ». Il testo offre spunti per “ricomporre” le disuguaglianze e perfezionare il processo di concretizzazione del Piano Nazionale al livello locale, «propone anche la ricomposizione delle competenze disperse in materia di Rigenerazione Urbana e di interventi per le Periferie presso il nuovo Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, chiamato a diventare il riferimento delle politiche urbane».

BENVENUTO NELLA RETE DEI CITTADINI ATTIVI!

Si presenta così Oppidoo.com, piattaforma digitale innovativa per promuovere progetti di partecipazione attiva nella propria città. «Se sei un cittadino o un’Associazione e hai voglia di fare qualcosa di concreto per migliorare il luogo in cui vivi, fatti avanti su Oppidoo! Accedi alla piattaforma, iscriviti alle iniziative già in corso o proponi le tue idee ai comuni aderenti!». Ottimo intento. Tipo: non chiederti cosa può fare la città per te, ma cosa puoi fare tu per la tua città. Infatti, «sono sempre di più i comuni che adottano i regolamenti per promuovere la collaborazione tra istituzioni e cittadini nella cura e gestione dei beni comuni». Capacità e impegno (di singoli o associazioni) «sono preziosi per il benessere della collettività », occorre metterle a frutto! I campi di azione sono tanti: aree verdi; beni culturali; attività culturali e sociali; pulizia spazi pubblici; edifici scolastici, cimiteri; recupero Beni pubblici; gestione condivisa. Facile accedere, come singolo, come associazione o come comune aderente (al momento sono solo Prato e Milano). Perché non appaia un semplice slogan che «la cittadinanza attiva è più social, più smart, in cloud».

CHIEDILO A DRAGHI: VOGLIAMO CITTÀ VERDI, SANE, SENZA SMOG E SOSTENIBILI

Chiedi anche tu al governo di spendere meglio i 200 miliardi del Recovery Plan: la ripresa italiana deve partire dalle città. È, in poche parole, il messaggio lanciato al Governo italiano attraverso l’appello promosso dal Kyoto Club e da Transport&Environment e sostenuto, fra gli altri, da Greenpeace, Legambiente, WWF, Sbilanciamoci, i giovani di Fridays for Future, la Rete dei Comuni Sostenibili, Urban@it. I temi dell’appello “La ripresa dell’Italia parte dalle città verdi” (mobilità sostenibile; fonti rinnovabili; efficienza energetica, rafforzare il modello agroecologico) sono oggetto della petizione sulla piattaforma change.org (v. https://bit.ly/3aIXNo3) per chiedere ai cittadini di aderire e mandare un segnale. Che conclude: «Il nostro Paese deve ripartire e l’Europa ci offre questa opportunità. È ora di costruire, con i fondi europei, l’Italia per la prossima generazione».  

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