Nessun articolo nel carrello

Dichiarazione congiunta dei Movimenti Nonviolenti di Italia, Ucraina e Russia:

Dichiarazione congiunta dei Movimenti Nonviolenti di Italia, Ucraina e Russia: "Siamo fratelli e sorelle!"

Diffusa in ucraino, russo, italiano e inglese, nei tre Paesi, la Dichiarazione congiunta sottoscritta dai rappresentanti dei movimenti pacifisti e nonviolenti di Ucraina, Russia e Italia unite per la pace invita all’obiezione di coscienza e alla resistenza nonviolenta quali uniche “armi” che possono segnare una svolta nel tragico conflitto aperto in Europa. «Un segnale di pace, un passo per una trattativa dal basso, una diplomazia popolare», è quanto auspica, in un comunicato con cui diffonde la Dichiarazione, il Movimento Nonviolento. E prosegue: «L'unica vera, adeguata, concreta e praticabile proposta di pace per fermare subito la guerra scatenata dal criminale governo russo in Ucraina, l'ha formulata papa Francesco: una "tregua pasquale" che facendo tacere le armi e cessare le stragi avvii un autentico negoziato che ponga fine a questo indicibile orrore».

I movimenti nonviolenti sostengono perciò la tregua di Pasqua di papa Francesco con questo documento comune, rivolto ai tre governi e che parla ai tre popoli. Di seguito il testo della Dichiarazione:

I nostri tre popoli sono contro la guerra perché la conoscono. Siamo fratelli e sorelle. Una dichiarazione congiunta

La guerra è il più grande crimine contro l’umanità. Non esiste guerra giusta. Ogni guerra è sacrilega. Per questo siamo obiettori di coscienza, rifiutiamo le armi e gli eserciti che sono gli strumenti che rendono possibili le guerre. Il conflitto tra Russia e Ucraina può e deve essere risolto con mezzi pacifici, salvando così molte vite. Sappiamo che l'invasione russa in corso in Ucraina viola il diritto internazionale e che l'Ucraina ha il diritto di difendersi dall'aggressione armata, ma non possiamo accettare alcuna giustificazione della guerra, perché siamo persuasi che l'azione nonviolenta sia la migliore forma di autodifesa. Non possiamo accettare le narrazioni russe e ucraine che ritraggono questi due popoli come nemici esistenziali che devono essere fermati con la forza militare. Le vittime di questo conflitto, civili di diverse nazionalità, muoiono e soffrono a causa delle azioni militari di tutti i combattenti. Ecco perché le armi e le voci dell'odio devono essere messe a tacere per cedere il passo alla verità e alla riconciliazione.

Facciamo parte dell’Internazionale dei Resistenti alla Guerra (W.R.I.) e dell’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO), e lavoriamo insieme in un unico grande movimento per la pace.

Ci rivolgiamo ai nostri governi (ucraino, russo, italiano) affinché attivino subito ogni strada diplomatica possibile per un tavolo delle trattative per il cessate il fuoco. I nostri popoli sono contro la guerra. I nostri popoli hanno già subito l’immenso dramma della seconda guerra mondiale, hanno conosciuto i totalitarismi, e vogliono un futuro di pace per le nuove generazioni.

Siamo per il disarmo, siamo contro le spese militari; vogliamo che i nostri governanti usino i soldi del popolo per combattere la povertà e per il benessere di tutti, non per nuove armi. Un inutile sforzo bellico non dovrebbe distrarci dalla risoluzione di urgenti problemi socioeconomici ed ecologici. Non possiamo permettere ai politici di gonfiare la loro popolarità e alle industrie militari di trarre profitto dall’infinito spargimento di sangue.

Conosciamo l'efficacia della nonviolenza come stile di vita e forza più potente dell'ingiustizia, della violenza e della guerra. Stiamo lavorando sia per la resistenza nonviolenta alla guerra che per le trasformazioni sociali, sviluppando una cultura di pace che riporterà i soldati ad essere civili e distruggerà tutte le armi. Crediamo nella libertà, nella democrazia, nei diritti umani e lavoriamo affinché i nostri paesi si rispettino a vicenda. La coscienza individuale è una tutela contro la propaganda di guerra e può salvaguardare dal coinvolgimento dei civili nella guerra. Faremo tutto il possibile per proteggere il diritto umano all'obiezione di coscienza al servizio militare nei nostri Paesi.

Ci sentiamo come fratelli e sorelle, e siamo solidali con coloro che oggi soffrono a causa di questa guerra e di ogni altra guerra nel mondo.

Yurii Sheliazhenko, Ukrainian Pacifist Movement

Elena Popova, Russian Conscientious Objectors Movement

Mao Valpiana, Movimento Nonviolento italiano

Kiev, Sankt Peterburg, Verona , 14 aprile 2022

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.