
Al vescovo Zanchetta, condannato per abusi, il carcere fa male. Ricoverato, chiede i domiciliari
Condannato a 4 anni 6 mesi di carcere perché ritenuto colpevole del reato di abuso sessuale nei confronti di due ormai ex seminaristi, aggravato dal fatto che a commetterlo è stato un ministro del culto religioso, il vescovo emerito di Orano (Argentina) Gustavo Zanchetta è ora ricoverato in una clinica privata. Sta male, ha problemi di ipertensione e di reni, ha detto il suo avvocato Darío Palmier. «È una malattia legata al suo sistema venoso, gli è stata diagnosticata a Roma. La verità è che può avere un collasso in qualsiasi momento. Il servizio medico del tribunale lo sta analizzando. C'è una commissione medica composta da cardiologi e specialisti dei reni», ha detto Palmier a Pagina/12.
In attesa del la risoluzione della Corte d'Appello in merito al ricorso presentato contro la sentenza che lo ha condannato in primo grado, l’ex vescovo ha chiesto di scontare la pena ai domiciliari, precisamente presso il Monastero di Nostra Signora della Valle, ad Orano, delle monache francescane dell'Ordine dell'Immacolata. Sostiene il giornale che il vescovo attuale di Orano, Luis Scozzina, avrebbe dato l’autorizzazione per allestire uno spazio che accolga Zanchetta.
*L'ex vescovo di Orano, Gustavo Zanchetta, foto di dominio pubblico
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