
Argomenti2000 - Newsletter n°1 - Febbraio 2023
Cari amici,
Una breve considerazione e alcune informazioni sulle attività in corso.
Dalle elezioni regionali effettuate in due contesti rilevanti per la vita politica del Paese, al di là della conferma del trend elettorale che si era manifestato nelle politiche dello scorso settembre, emerge un dato che deve costituire, per tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, un segnale di allarme. Se prendiamo a raffronto le regionali del 2018 nel Lazio avevano votato il 66,6% degli aventi diritto, mentre in questa tornata hanno votato il 37,2%; in Lombardia nel 2018 i votanti erano il 73,1%, sono scesi al 41,7%. È un trend che fa registrare un calo ulteriore rispetto quello delle ultime elezioni politiche dove ha votato il 63,9% (ulteriori dati in Alcune riflessioni sul fenomeno astensionismo).
È un aspetto che ci interroga come cittadini ma ancor più dovrebbe interrogare i partiti e ciò che sono diventati. È difficile non vedere come il calo, qualcuno parla di “dissoluzione” delle passioni politiche, sia legato ad una crisi più generale ma principalmente all’offerta politica messa in campo dai partiti. Strumenti ormai personalizzati, invasivi sui media, ma ben poco visibili nella società, quasi incapaci di intercettare consenso perché non esprimono rappresentanza. C’è una parte consistente del corpo elettorale che non si sente rappresentata. Non è più soltanto quel distacco dal sistema dei partiti che ad esempio aveva interpretato al suo nascere il M5S, è qualcosa di più profondo. Il fatto che il presidente di regione eletti siano stati indicati da una quota assai minoritaria di cittadini, intorno al 20% degli aventi diritto come un problema serio di democrazia. (Per approfondire Il paradosso del PD)
Un problema difficilmente risolvibile se non si interviene sulla legge elettorale colpevolmente mantenuta nonostante il demagogico taglio dei parlamentari e se non si giunge ad una regolamentazione della forma partito attraverso una legge ordinaria che attuai l’articolo 49 della Costituzione. Sono due obiettivi da coltivare e su cui mobilitare l’attenzione dell’opinione pubblica. Sono anche temi su cui stiamo lavorando, in raccordo con varie realtà per giungere a formulare delle proposte.
Davvero dobbiamo guardare avanti e confrontarci sulla possibilità di pensare una democrazia possibile nel contesto europeo e mondiale per il prossimo futuro.
LAVORI IN CORSO
Una breve informazione sulle attività in corso. In vista dell'incontro del prossimo maggio a Roma (data possibile il 13) sono iniziati gli incontri regionali online che, in alcuni casi, danno vita a delle iniziative su cui vi terremo informati.
Per il ciclo dei “Giovedì del sociale” sono stati programmati tre incontri online (dalle 18:30 alle 20) sul tema:
“DEMOCRAZIA SENZA PARTITI?”
- Primo incontro 23 febbraio – “La forma partito nell’ordinamento italiano”;
- Secondo incontro 2 marzo – “I partiti in Occidente: declino o metamorfosi”;
- Terzo incontro 9 marzo – “Ci vorrebbe una legge: voci a confronto”
Seguirà il programma dettagliato dei singoli eventi, ma intanto vale la pensa segnare la data.
Segnaliamo anche un’iniziativa presa da Argomenti2000 Senigallia, la Presentazione on line del volume "PD, un partito da rifare?" di A. Floridia. Il link per partecipare all'iniziativa sarà pubblicato su questa pagina nella giornata di lunedì.
Segnaliamo inoltre la nostra partecipazione come Argomenti2000 all’incontro bolognese della “Rete Appello Cattolico Ecumenico” che si terrà sabato 18 febbraio con la partecipazione di mons. Zuppi.
Leggi l'appello integrale - Scarica il volantino
NOVITÀ SUL SITO
EDITORIALI
Riforme costituzionali: per fare il punto di Vittorio Rapetti
Il paradosso del PD di Michele Nicoletti
Quale autonomia differenziata? di Giovanni Santarelli
Presidenzialismo, no grazie di Alessandro Diotallevi
Alcune riflessioni sul fenomeno astensionismo di Fausto Delpero
VERSO EUROPA 2030
a cura di G. Saonara
Puntata n°89 - Media - Qualità delle libertà e del pluralismo
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