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Concluso il Sinodo dei luterani italiani

Concluso il Sinodo dei luterani italiani

CATANIA-ADISTA. Si è conclusa ieri la quarta sessione del XXIII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi). Un Sinodo partecipato, animato, che ha reso viva la percezione di quanto importante sia, per i luterani in Italia, non solo dibattere sul loro essere chiesa oggi, ma anche sul ruolo che la Celi debba avere nello spazio pubblico, dinanzi ai piccoli e grandi temi che inquietano le società moderne: i cambiamenti climatici, il rapporto con l’ambiente, la violenza delle guerre.

Nel corso di una suggestiva meditazione di fronte al mare di Siracusa, il Decano della Celi, pastore Carsten Gerdes, si è chiesto: “In tutto il mondo, sempre più persone vivono nelle città, nei centri industriali. Tra asfalto e cemento, spostandosi in scatole di latta climatizzate e, dai garage sotterranei, passano direttamente al centro commerciale. Chi come movimento conosce solo quello del tapis roulant e, dopo mezz’ora che lo usa, è sempre nella stessa palestra, ha minore percezione dei cambiamenti nell’ambiente naturale. Le persone dovrebbero, forse, tornare a vivere nei paesi, nelle aree interne, coltivando piccoli orti, per vedere chiaramente quanto sia cambiata la Natura intorno a noi?”

I Sinodi, per quanto complessi, ricchi e partecipati, cercano non solo risposte per l’oggi della Chiesa, quanto le domande che possano condurla avanti, nel futuro prossimo. Non ci sono risposte semplici, facili, definitive, per un Sinodo. Così ha spiegato Carsten Gerdes: “Credo che ci vogliano sempre persone che pongano domande per ottenere un cambiamento. […] Credo che questo riesca soprattutto quando già molte di queste persone, in precedenza, hanno posto domande nella stessa direzione, messo in dubbio posizioni, sono state inquiete”.

La varietà di interventi, le numerose partecipazioni di ospiti e delegazioni, la scelta stessa di organizzare un Sinodo nazionale non soltanto a Roma, ma anche nei territori, e quest’anno in Sicilia, è espressione della volontà di ricerca, di domande che meritano di trovare il tempo e lo spazio per essere ascoltate e condivise.

 

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