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 L'Italia all'avanguardia del greenwashing militare

L'Italia all'avanguardia del greenwashing militare

ADUBAI-ADISTA. «Siamo stati a Dubai alla COP28 - denuncia il Movimento nonviolento - dove movimenti e organizzazioni di tutto il mondo chiedono il bando dei combustibili fossili: richiesta di cui l'Unione Europea si sta facendo paladina durante le negoziazioni. Purtroppo, con una incoerenza cui non ci vogliamo rassegnare, l'UE ha anche facilitato uno dei record di questa Cop28 con il numero più alto di sempre di lobbisti dei combustibili fossili. Tuttavia il vero spettro che si aggira per la COP28 è quello dei conflitti armati, delle spese militari e dei profittatori delle guerre che stanno distruggendo il nostro pianeta e militarizzando la gestione della crisi climatica.

La delegazione governativa italiana, mentre ai tavoli delle negoziazioni si unisce al coro europeo, vuole lanciare un messaggio chiaro di supporto al complesso militare-industriale. Così, al padiglione Italy è andato in scena un imbarazzante convegno di Leonardo spa sulle innovazioni tecnologiche per un mondo più verde, dove l'azienda della difesa armata italiana, ben si guarda dal menzionare i progetti dei sistemi d'arma e le emissioni e l'estrazione di risorse per la loro produzione ed export militare. Come se non bastasse, i visitatori del padiglione Italy hanno trovato tra i gadget esposti il Report di Sostenibilità di Leonardo e i gagliardetti per i 100 anni dell'Aeronautica militare».

Il Movimento Nonviolento, presente alla COP28 con Daniele Taurino del Direttivo nazionale, per portare avanti le istanze del disarmo climatico in coordinamento con le reti antimilitariste europee ed internazionali, ritiene inaccettabile che il Governo italiano investa nel greenwashing militare proprio nel luogo in cui bisognerebbe essere uniti tutti insieme per contrastare alla radice le cause della crisi climatica.

 

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