Alla Comunità dell'Isolotto la presentazione del libro Cristiani per il socialismo 1973-1984. Un movimento fra fede e politica
FIRENZE-ADISTA. Verrà presentato venerdì 12 gennaio alla Comunità dell'Isolotto di Firenze (via degli Aceri, 1) alle ore 18 il volume di Luca Kocci Cristiani per il socialismo 1973-1984. Un movimento fra fede e politica, edito dal Pozzo di Giacobbe (v. Adista Documenti n. 31/23). Partecipano Vannino Chiti, Andrea Bigalli e Pietro Domenico Giovannoni.
Il volume ricostruisce per la prima volta la storia dei Cristiani per il socialismo (Cps) in Italia, dove il movimento, nato nel 1971 nel Cile di Salvador Allende, si costituisce nel settembre 1973, per iniziativa di cristiani di sinistra provenienti da Acli, Cisl, Comunità cristiane di base, gruppi e riviste della contestazione cattolica, chiese protestanti, che vogliono coniugare fede cristiana e impegno politico. L’intento generale dei Cps è trasformare la società in senso socialista e rinnovare la Chiesa in senso evangelico, l’obiettivo immediato è rompere l’unità politica dei cattolici nella Dc e spostare a sinistra la militanza dei credenti. I Cps coinvolgono decine di migliaia di persone e attraversano i principali eventi politici, sociali ed ecclesiali degli anni 70 – la stagione dei movimenti, i referendum sul divorzio e l’aborto, le elezioni del 1975 e 1976 con la grande crescita del Pci, la parabola della nuova sinistra, l’assassinio di Aldo Moro, l’elezione di Giovanni Paolo II –, fino al lento esaurimento all’inizio degli anni 80. A cinquant’anni dalla fondazione del movimento, conserva ancora grande valore il percorso di credenti che, in un difficile equilibrio, hanno scelto di vivere la fede e la politica in partibus infidelium: cristiani nella sinistra e socialisti nella chiesa.
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