Elezioni in Sudrafrica: vince ancora l'ANC ma perde la maggioranza parlamentare
Le elezioni presidenziali del 29 maggio in Sudafrica sono state vinte ancora una volta dal partito al governo, l’African National Congress, l’Anc di Nelson Mandela, guidato dal presidente uscente Matamela Cyril Ramaphosa. Ma quello di tre giorni fa è stato il peggior risultato ottenuto dall’Anc dalla fine dell’apartheid (1994): ha ottenuto il 40,2 per cento dei voti, scendendo per la prima volta sotto il 50% e perdendo la maggioranza parlamentare. Alle elezioni del 2019 era stato scelto dal 58% della popolazione.
Ad Alleanza Democratica, principale partito dell’opposizione, è andato il 21,77% delle preferenze, l’1% in più del 2019.
Il terzo più votato è stato uMkhonto weSizwe, il partito dell’ex presidente e politico dell’Anc, Jacob Zuma, nato da una scissione dell’Anc nel dicembre scorso, e ha ottenuto il 14,61 per cento.
L’altro partito scissionista, Economic Freedom Fighters, è rimasto fermo alla percentuale di voto registrata nel 2019, il 9,8%.
Povertà, disoccupazione e disuguaglianza permangono le sfide che dovrà affrontare Ramaphosa con il nuovo governo, che dovrà essere di coalizione. È probabile che l’Anc trovi un accordo con l’uMkhonto weSizwe e con l’Economic Freedom Fighters, ma tutti e due avranno le loro condizioni. Non sono stati però ancora avviati i colloqui.
*Foto di GovernmentZA tratta da Flcikr
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