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L'Autonomia differenziata torni alle Camere: il WWF scrive a Mattarella

L'Autonomia differenziata torni alle Camere: il WWF scrive a Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si prenderà il tempo necessario per esaminare l’autonomia differenziata approvata in via definitiva il 19 giugno alla Camera, perché si tratta di «un provvedimento complesso». L’annuncio del Colle lascia qualche minimo spiraglio alla speranza delle opposizioni e delle organizzazioni della società civile, le quali da tempo denunciano l’incostituzionalità del nefasto provvedimento voluto dalla destra.

Da parte ambientalista, il WWF lancia un appello a Mattarella chiedendogli di valutare seriamente la possibilità di rinviare il provvedimento alle Camere, perché – alla luce della riforma di modifica costituzionale del 2022 che ha reso la tutela dell’ambiente e della biodiversità un “principio” sancito nel testo della Carta – ambiti come «ambiente, biodiversità ed ecosistemi non possono essere trattati come qualsiasi altra materia». Spiega infatti l’organizzazione ambientalista che «le norme approvate, infatti, non distinguono le procedure che portano all’autonoma regionale sulle varie materie tra quelle che sono di competenza esclusiva dello Stato rispetto a quelle concorrenti, cioè quelle su cui già oggi le Regioni, oltre che lo Stato, possono legiferare». Nella memoria consegnata a Mattarella, il WWF «giudica questo un errore particolarmente grave poiché la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata elevata nel 2022 a principio fondamentale della Costituzione. Del resto, la tutela ambientale è sicuramente una delle materie che meno si presta ad una frammentazione in base a criteri amministrativi, poiché, per essere efficace, deve necessariamente esplicitarsi a livello nazionale, se non addirittura internazionale».

La tutela degli ecosistemi prescinde dai confini regionali e spesso anche da quelli nazionali e, inoltre, affrontare sfide come la crisi climatica richiede un impegno decisamente trasversale e unitario, anche in questo caso non solo nazionale ma anche internazionale, seguendo standard che mutano di anno in anno.

Spiega il WWF che l’interesse dell’organizzazione sull’autonomia differenziata è nato nel momento in cui il provvedimento ha inserito la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema «tra le materie su cui le regioni possono chiedere autonomia. Per questo l’Associazione ha presentato, senza esiti, diverse argomentazioni giuridiche e scientifiche in tutte le fasi del dibattito parlamentare sia al Senato che alla Camera. Le stesse argomentazioni sono state presentate a vari esponenti del Governo (e in particolare al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) e al Comitato nominato dal Governo per la determinazione dei LEP, presieduto dal Prof. Sabino Cassese. Rivolgersi ora al Capo dello Stato è dunque per il WWF un atto dovuto e consequenziale».

A Mattarella, il WWF chiede di lavorare per «l’interesse delle future generazioni», valore inserito in Costituzione con la riforma 2022, e quindi di «considerare il rinvio alle Camere della legge sull’autonomia differenziata, anche in ragione dei temi della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sin qui considerati in modo improprio e insufficiente».

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