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Sinodo valdese: gli incontri delle Conferenze distrettuali

Sinodo valdese: gli incontri delle Conferenze distrettuali

ROMA-ADISTA. È il programma dal 25 al 30 agosto l'annuale Sinodo delle Xhiese metodiste e valdesi in Italia. In vista di questo importante appuntamento nelle scorso settimane si sono riunite le Conferenze distrettuali delle chiese, che sono dei veri e propri organi democratici assembleari il cui ruolo è quello di valutare l’operato degli esecutivi. In vista del Sinodo, le Conferenze distrettuali possono deliberare e dare indicazioni. Insieme alle Assemblee di chiesa esse rappresentano parte integrante del sistema organizzativo sinodale, che si sviluppa infatti a vari livelli.

Le Conferenze distrettuali - informa l'agenzia Nev -, suddivise in quattro distretti territoriali (Valli valdesi, Nord, Centro e Sud Italia), si sono riunite a giugno in diverse date e diversi luoghi. Esse hanno evidenziato alcuni tratti comuni: la necessità di collaborazione tra chiese, il rafforzamento dei legami con i servizi diaconali e l’importanza di una comunicazione efficace. Tutti i distretti hanno parlato dei conflitti in corso, riconoscendo il ruolo delle chiese nella testimonianza dell’Evangelo e della pace attraverso l’azione politica e sociale. La sostenibilità delle chiese e il coinvolgimento delle nuove generazioni sono stati temi ricorrenti, sottolineando l’impegno a rispondere alle sfide attuali con un approccio inclusivo e innovativo.

La Conferenza del I Distretto, tenutasi l’8 e 9 giugno 2024 a Luserna San Giovanni, ha affrontato temi cruciali come la collaborazione tra chiese, la relazione con i servizi diaconali e il rifiuto della guerra. È stata sottolineata l’importanza di incontri tra Concistori e la necessità di un dialogo più stretto con gli uffici CSD. Il Progetto di Animazione Giovanile ha suscitato grande entusiasmo, con l’invito a coinvolgere i giovani nelle attività proposte. La Commissione Musica continuerà a promuovere la formazione musicale nelle chiese. Inoltre, è stata ribadita l’importanza della riflessione ecumenica e della corretta archiviazione dei dati digitali. Dal I Distretto giunge un invito alle chiese a promuovere l’educazione alla pace.

La Conferenza del II Distretto ha avuto luogo a Torre Pellice dal 14 al 16 giugno. Sara Rivoira dell’Ufficio della Tavola valdese ha presentato il Vademecum sui beni culturali, sottolineando l’importanza della cura del patrimonio culturale. La comunicazione, sia interna che esterna, è stata un tema chiave. Si è parlato molto di pace e di guerra, di polarizzazioni e dualismi, con un focus sui conflitti in Palestina e Israele, ribadendo l’importanza dell’esprimere le diverse posizioni con rispetto reciproco. Poi, si è parlato di sostenibilità delle chiese, di rinnovamento per rispondere alle sfide attuali e della revisione delle strutture di Circuito e Distretto, per snellire gli organismi amministrativi.

Dal 31 maggio al 2 giugno, il III Distretto si è riunito al Centro Ecumene vicino Velletri, rinnovando lo spirito di accoglienza e comunicazione tra le chiese. Il pastore Francesco Marfè ha esplorato il tema della vocazione, evidenziando la necessità di migliorare la comunicazione interna. Patrizia Barbanotti ha sottolineato l’importanza di evitare un dualismo tra chiesa-popolo e un’élite di fedeli. La Commissione d’esame ha auspicato un lavoro corale e autocritico, basato su vocazione e collaborazione. Agli atti anche l’unificazione delle due chiese di via IV Novembre a Roma, accolta con entusiasmo. La Conferenza ha sottolineato l’importanza dei legami tra comunità metodiste e valdesi.

La Conferenza del IV Distretto si è tenuta presso l’hotel Mediterraneo di Guardia Piemontese Marina dal 14 al 16 giugno. I lavori, aperti da Maliq Meda, si sono focalizzati sull’incontro con l’altro come forma di testimonianza dell’Evangelo. Due temi centrali sono stati la pace e la diaconia. La Conferenza ha discusso le posizioni della Chiesa sui conflitti armati, opponendosi alle politiche belliciste e sollecitando soluzioni diplomatiche per una pace giusta. Citando documenti come “Il silenzio non è un’opzione” e “Mai indifferenti”, è stato ribadito che ignorare i problemi genera una falsa quiete. La fede nel Cristo spinge a diventare operatori di pace, promuovendo giustizia sociale e benessere comune.

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