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Figlio del Concilio, costruttore di pace:

Figlio del Concilio, costruttore di pace: "Vita Pastorale" a un anno dalla morte di mons. Bettazzi

Sul numero di luglio del mensile dei Paolini Vita Pastorale, Tonio Dell’Olio (presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi) firma un approfondimento sulla figura di don Luigi Bettazzi – «padre del Concilio e costruttore di pace» – a un anno esatto dalla scomparsa. Un articolo che fa memoria, certamente, ma facendo proprio lo stile caratteristico di mons. Luigi, «mai dal sapore nostalgico e tipico di chi si abbandona alla memoria dei bei tempi andati. La memoria in lui aveva semmai la funzione di illuminare il presente come un faro o di fornire linfa dalle radici ai nuovi ra mi che ostentano le gemme del futuro».

Di Bettazzi l’autore ricorda la lunga frequentazione, la sua capacità di affrontare in piena libertà e senza risposte manichee anche argomenti delicati e spinosi come l’aborto, con il «il coraggio di osare, di sporgersi oltre i confini. E, soprattutto, di porre domande senza presumere certezze incrollabili e verità non negoziabili».

Del Concilio, lui che ne era padre, è diventato «figlio», «interprete autentico, attento allo spirito che aveva attraversato quella stagione feconda della Chiesa e non semplice scrupoloso osservante della lettera».

Tonio Dell’Olio ricorda anche la «dolce amicizia fraterna» che legava Bettazzi a don Tonino Bello, prima e durante il percorso insieme in Pax Christi: «Una stima profondissima; non esitava a segnalare in lui i tratti della profezia, al punto da affermare che “lui è il profeta e io piuttosto il patriarca”». Don Tonino rappresentava per lui «un punto di riferimento saldo soprattutto per la riflessione sulla pace e la nonviolenza evangelica».

I due erano uniti anche dall’«incomprensione» che tanti nutrivano nei loro confronti, anche dentro la Chiesa cattolica stessa, considerati idealisti e utopisti quando non “politicizzati” solo predicavano pace e nonviolenza. «Non mancarono per loro i richiami d’autorità, ma proseguirono sereni e determinati a guidare il popolo della pace».

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