"Fermiamo le guerre e il collasso ambientale e sociale": l'"Altra Cernobbio" di Sbilanciamoci!
Si svolge tra il 6 e l’8 settembre, a Como e a Cernobbio, l’annuale edizione del forum di Sbilanciamoci! “L’Altra Cernobbio”, così chiamato per segnare la netta contrapposizione con il “Forum di Cernobbio”, promosso dallo Studio Ambrosetti sulle rive del Lago i Como, che raduna l’establishment internazionale per discutere degli scenari futuri dell’economia e della finanza. L’Altra Cernobbio chiama a raccolta invece le organizzazioni della società civile che aderiscono alla Campagna Sbilanciamoci! – tra le quali ActionAid, Altreconomia, Arci, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Comunità di Capodarco, Emergency, Fondazione Finanza Etica, Legambiente, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi, Un ponte per… e WWF Italia – per discutere alternative percorribili al modello economico dominante che crea crisi, povertà e disuguaglianze, marginalità ed esclusione, danno ambientale e cambiamento climatico, guerra.
Anche quest’anno, al forum, si parlerà di guerre, cambiamenti climatici, povertà e diseguaglianze che «stanno mettendo a rischio l’umanità e il pianeta». Lo slogan “È l’unica che abbiamo. Fermiamo le guerre e il collasso ambientale e sociale” vuole così essere anche un monito al parallelo Forum Ambrosetti, al quale «esponenti dei vertici istituzionali, politici, economici e finanziari (...) forniscono risposte del tutto sbagliate o inadeguate».
«Grazie alle sessioni plenarie, ai gruppi di lavoro, agli eventi culturali e di dibattito in programma», spiega Sbilanciamoci! Sul suo sito, «saranno articolate riflessioni e proposte per ribaltare il paradigma imperante del neoliberismo, di un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento delle persone e delle risorse, del riarmo e della contrapposizione bellica, del War Deal e per mettere al centro la pace e il disarmo, la sostenibilità ambientale e sociale, i diritti, il welfare e l’eguaglianza, la difesa della Costituzione e l’unità del Paese».
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