Il papa in Indonesia partecipa all'incontro interreligioso alla moschea di Giacarta
GIACARTA-ADISTA. Si è svolto questa mattina uno dei momenti più significativi del viaggio apostolico di papa Francesco in Indonesia: l’incontro interreligioso alla moschea “Istiqlal” insieme anche al grand imam, Nasaruddin Umar.
«Noi credenti, che apparteniamo a diverse tradizioni religiose, abbiamo un ruolo da svolgere – ha detto il papa nel suo discorso –: aiutare tutti ad attraversare il tunnel con lo sguardo rivolto verso la luce. Così, al termine del percorso, si può riconoscere, in chi ha camminato accanto a noi, un fratello, una sorella, con cui condividere la vita e sostenersi reciprocamente. Ai tanti segnali di minaccia, ai tempi bui, contrapponiamo il segno della fratellanza che, accogliendo l’altro e rispettandone l’identità, lo sollecita a un cammino comune, fatto in amicizia, e che porta verso la luce. Grazie a tutti coloro che operano convinti che si possa vivere in armonia e in pace, consapevoli della necessità di un mondo più fraterno. Auspico che le nostre comunità possano essere sempre più aperte al dialogo interreligioso e siano un simbolo della coesistenza pacifica che caratterizza l’Indonesia».
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