Nessun articolo nel carrello

Guerra in Medio Oriente. Evangelici italiani: «Non possiamo tacere».

Guerra in Medio Oriente. Evangelici italiani: «Non possiamo tacere».

ROMA-ADISTA. La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) rilancia la sottoscrizione per un intervento umanitario a Gaza e ora anche in Libano e per il sostegno a chi crede nella pace. «I nostri operatori e collaboratori in Libano – afferma Daniele Garrone, presidente Fcei – testimoniano gli effetti dei massicci bombardamenti israeliani su obiettivi civili». La distruzione di case, ospedali, scuole, infrastrutture civili ha raggiunto i livelli della guerra del 1982 e, a oggi, «Non vediamo nessun segnale che possa portare a un rapido cessare il fuoco».

«La Fcei – prosegue Garrone –, opera in Libano da otto anni per il progetto dei Corridoi umanitari, iniziativa che nel tempo ha consentito a migliaia di profughi di raggiungere legalmente e in sicurezza l’Italia. La Fcei, inoltre, è anche presente con il progetto “Medical Hope” per l’assistenza medica a rifugiati e alla popolazione locale. In questi anni – rileva ancora Garrone – abbiamo consolidato rapporti con le comunità religiose e la società civile di questo paese che crolla di fronte ai nostri occhi. Oggi giunge l’appello di un nostro aiuto e nei limiti delle nostre possibilità intendiamo garantire il massimo sostegno umanitario. Per questo rilanciamo la raccolta fondi già avviata per Gaza e per il sostegno alle forze di pace che operano nell’area, e invitiamo le chiese evangeliche e tutti i loro amici e simpatizzanti a contribuire generosamente a un primo invio di aiuti umanitari».

Allo stesso tempo, «come evangelici, ci impegniamo a pregare per la pace e a chiedere alle istituzioni, a partire dal governo italiano, il massimo sforzo per arrivare al più presto al cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza e, contestualmente, al rilascio di tutti gli ostaggi ancora in mano ad Hamas. È in questo tempo buio – conclude Garrone – che dobbiamo fare risplendere la luce della speranza evangelica e la fiducia, consapevoli che le forze della guerra, dell’oppressione e del male, non avranno l’ultima parola che affidiamo a Dio e al suo amore».

I contribuiti possono essere inviati all’IBAN IT 26 X 02008 05203 000104203419 (conto bancario intestato alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia – Via Firenze 38, 00184 Roma, Unicredit – Via Vittorio Emanuele Orlando, 70 – 00185 Roma), specificando nella causale: “Fermiamo l’odio/Libano” o “Fermiamo l’odio/Gaza”.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.