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BREVI ADISTA

Tratto da: Adista Notizie n° 1 del 06/01/2007

Roma-Adista. Vacche magre? Non per tutti. Dopo la prescrizione breve per i danni allo Stato, il maxiemen-damento alla legge Finanziaria approvato prima di Natale ha riservato un'altra sorpresa nascosta fra le pieghe dei suoi innumerevoli articoli e commi. Nonostante la grave carenza di fondi che ha portato il mondo dell'Università pubblica a forme clamorose di protesta, sono stati infatti destinati 100 milioni di euro in tre anni a "tutti i collegi universitari gestiti da fondazioni, enti morali, nonché enti ecclesiastici" che abbiano la finalità di ospitare studenti e "risultino iscritti ai registri delle prefet-ture". "Inserire questa vera e propria elargizione di soldi pubblici a strutture private – ha commentato il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio - fa a pugni, non solo con il dettato costituzionale, ma con il richiamo al rigore e ai sacrifici, che, continuamente, un giorno sì e l'altro pure, viene fatto da autorevoli esponenti di governo ai cittadini". Sgobio ha inoltre aggiunto: "Non ci sono soldi per l'università, che avrebbe bisogno, come hanno denunciato i Rettori, di 350 milioni di euro ed invece se ne ritrova solo 78, e per la ricerca pubblica, cui, alla fine, sono stati concessi solo 20 milioni di euro grazie all'emendamento cosiddetto ‘Montalcini', e poi si finanzia l'università privata… Mah, questo ci appare davvero una cosa inaccettabile!". "Vuoi vedere che per tenere buone le gerarchie ecclesiastiche, qualcuno ha pensato bene di somministrare un sedativo doppiamente tranquillizzante".

Londra-Adista. Preservativo: Blair contesta l'ipocrisia delle Chiese. Botta e risposta tra l'arcivescovo di Westminster e il Primo Ministro britannico Blair sulla migliore strategia di lotta all'Aids in Africa. In un'intervista concessa alla rete televisiva musicale Mtv in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids, il premier ha invitato tutte le Chiese a superare l'ipocrisia di fronte al preservativo e a considerare anche situazioni limite, come quella di chi viene forzato a prostituirsi: "Se tutte le Chiese e le organizzazioni religiose guardassero in faccia la realtà, sarebbe meglio". "Il pericolo", ha avvertito Blair, "è che se c'è un divieto generale dalle gerarchie ecclesiastiche a usare il profilattico, allora se ne scoraggia l'uso anche quando è necessario per proteggere la propria vita", come nei casi di quelle persone che per sopravvivere sono costrette a prostituirsi. Mons. Cormac Murphy O'Connor, arcivescovo di Westminster, ha risposto polemicamente, contestando a Blair la scarsità dei farmaci anti-retrovirali e il poco impegno dei Paesi ricchi a rendere le cure universalmente disponibili. Un'"inondazione" di pre-servativi nelle diocesi africane, porterebbe solo "più promi-scuità e Aids". Per sconfiggere il virus, ha detto O'Connor, servono invece un "cambiamento nel comportamento" e "re-lazioni monogame tra uomo e donna".

Città del Vaticano-Adista. Preservativo? No, preservazione. Per ora, sulla questione dei preservativi, il Vaticano non sembra intenzionato a fare aperture. Il Vaticano sta preparando un documento ad hoc sulla questione, ma chi si aspetta cambiamenti di rotta radicali, probabilmente resterà deluso: l'uso del condom sarà consentito solo ai casi di coppie sposate in cui uno dei partner sia sieropositivo. Una conferma in questo senso viene dall'incontro, avvenuto il 14 dicembre scorso in Vaticano, tra il papa e il nuovo ambasciatore del Lesotho presso la Santa Sede. Il papa ha infatti ribadito che per fermare la piaga dell'Aids che affligge milioni di persone nel mondo, soprattutto in Africa, "la via migliore è la fedeltà matrimoniale" e la castità. "La piaga dell'Aids che ha portato enormi sofferenze" anche in Lesotho esorta la Chiesa ad impegnarsi "per portare aiuto a coloro che sono colpiti da questo crudele virus" ha affermato Benedetto XVI aggiungendo che "è di vitale importanza comunicare il messaggio della fedeltà matrimoniale e dell'astinenza fuori dal matrimonio per evitare l'infezione". Inoltre, ha aggiunto, "i valori che promanano da un autentica comprensione del matrimonio e della famiglia costituiscono il solo sicuro fondamento per una società stabile". Stesso discorso anche con il nuovo ambasciatore ugandese presso la Santa Sede, ricevuto il medesimo giorno. Benedetto XVI ha parlato della castità come via per fermare la pandemia e sottolineato che "la collaborazione tra la Chiesa e la società civile ha portato enormi benefici in Uganda, soprattutto in campo educativo, medico e nella lotta contro l'Aids dove le statistiche - ha detto - confermano il valore pratico di una politica di prevenzione basata sulla continenza e sulla promozione della fedeltà matrimoniale".

Roma-Adista. La pace secondo Ratzinger. "Le morti silenziose provocate dalla fame, dall'aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall'eutanasia" sono "un attentato alla pace" come "i conflitti armati, il terrorismo e le svariate forme di violenza" che fanno tante vittime. Lo ha affermato Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale della pace del primo gennaio 2007, dedicato al tema "La persona umana, cuore della pace", e reso noto il 12 dicembre. Il papa lamenta anche "le visioni antropologiche persistenti in alcune culture, che riservano alla donna una collocazione ancora fortemente sottomessa all'arbitrio dell'uomo, con conseguenze lesive per la sua dignità di persona e per l'esercizio delle stesse libertà fondamentali"; e rileva: "Non ci si può illudere che la pace sia assicurata finché non siano superate anche queste forme di discriminazione, che ledono la dignità personale, inscritta dal Creatore in ogni essere umano". Tace però sulle discriminazioni della Chiesa cattolica contro le donne.

Città del Vaticano-Adista. Nomine vaticane in vista del Celam. "Accogliendo il desiderio espresso dal Celam (Consiglio episcopale latino-americano)", il papa ha convocato la V Conferenza generale dell'episcopato latino-americano, che si terrà ad Aparecida, Brasile, dal 13 al 31 maggio 2007 sul tema "Discepoli e missionari di Gesù Cristo perché i nostri popoli abbiano in Lui vita". Lo ha annunciato il Vaticano il 12 dicembre scorso, precisando che il pontefice ha nominato presidenti della V Conferenza tre cardinali: Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina; Francisco Javier Errázuriz Ossa, arcivescovo di Santiago del Cile e presidente del Celam; Geraldo Majella Agnelo, arcivescovo di San Salvador di Bahia e presidente della Conferenza episcopale brasiliana. Inoltre, il papa ha nominato segretario generale della medesima V Conferenza mons. Andrés Stanovnik, vescovo di Reconquista (Argentina) e segretario del Celam; e segretario aggiunto Odilo Scherer, vescovo ausiliare di San Paolo e segretario della Conferenza episcopale del Brasile.

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