LASCIAMO CHE SIA DIO A GIUDICARE
Tratto da: Adista Documenti n° 4 del 13/01/2007
Mi sembra che sia stato S. Agostino a dire che "il grande amore di Dio non respinge nessuno". Con questa certezza sarei stato a Roma oggi per salutare con voi Piergiorgio Welby e per pregare per lui affidandolo alla misericordia di Dio. Purtroppo gli impegni pastorali, legati anche ai giorni natalizi che stiamo vivendo, non mi hanno permesso di essere con voi fisicamente, ma solo con il cuore e con queste poche parole.
Dopo il dolore per la triste vicenda di Piergiorgio e la tristezza per la sua morte liberatoria, mi ha lasciato perplesso la decisione del Vicariato di Roma di non concedergli le esequie religiose.
Lasciamo a Dio, e a Lui solo, la libert? di giudicare la scelta di un uomo sofferente che, solo per questo, ha deciso di affrettare la propria morte; noi cristiani crediamo che la misericordia e la comprensione di Dio sono smisurate.
Lo ricorder? e pregher? per Piergiorgio durante la Messa di Natale: il Cristo Liberatore lo accolga nel Regno dei giusti e doni la consolazione che viene dalla fede, ai suoi familiari e amici.
Sono certo che le porte del Paradiso si sono gi? spalancate per accogliere Piergiorgio e vorrei invitarvi a pregare con le parole della liturgia funebre: "O Dio, che hai chiamato il nostro fratello Piergiorgio a comunicare alla passione del tuo Figlio nella sofferenza del corpo e dello spirito, donagli ora di raccogliere il premio nella gloria del cielo. Nella tua misericordia senza limiti, perdona i peccati che ha commesso per la fragilit? della condizione umana, e concedigli il riposo e la pace. Amen".
Un abbraccio riconoscente a Mina per il suo coraggio: grazie per aver levato nitidamente la voce nella babele delle grida, grazie per il valore di segno della tua testimonianza. Faccio mia la tua speranza, affinch? si possa al pi? presto aprire un dibattito sereno e chiaro, tra laici e credenti, tra partiti e istituzioni, soprattutto tra i cittadini, sul problema sollevato da Welby.
Possa ora Piergiorgio trovare finalmente quella pace e quella serenit? che nella vita terrena ha tanto desiderato.
Ciao Piergiorgio!
Fraternamente, don Vitaliano
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